
“E!State Liberi!“ contro le mafie. Inizia il campo estivo “Vivavoce“
VIAREGGIO
Ogni storia ha una memoria, un ricordo, un proprio modo di essere raccontata. Di risuonare, e trovare la propria voce. Anche contro chi, quella voce, prova a trasformarla in un bisbiglio, e a soffocare quelle storie, a cui quella voce dà forma, che fondano e danno valore alla memoria collettiva. Ed è proprio una voce, giovane e vitale, quella che compone il presidio di Libera Viareggio “Rossella Casini“ e delle ragazze, dai 16 ai 21 anni provenienti da tutta Italia, che da domani, fino al 27 luglio, con maglie rosa acceso, vivranno la città nel campo residenziale che da quella voce prende il titolo, organizzato dal presidio viareggino per il secondo anno, e sostenuto dall’amministrazione comunale. Un campo, “Vivavoce“, che si lega ad una serie di iniziative del presidio viareggino, a partire dall’atività nelle scuole, e che si inserisce all’interno del progetto nazionale di Libera, “E!State Liberi!“, finalizzato alla valorizzazione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, e alla formazione sui temi dell’antimafia sociale, "che l’amministrazione ha deciso di sostenere, garantendo bici e un contributo economico - dichiara l’assessora al sociale, Sara Grilli - per i valori meritevoli del progetto, e perché quella voce non cada nel silenzio".
"Vivavoce dà importanza alla parola, alle storie, alla memoria- spiega Marco Bertolucci, membro del presidio “Rossella Casini“ e dell’associazione “Il Contesto“ - E per farlo abbiamo incentrato il campo sull’espressione e sugli strumenti utili alle ragazze perché possano raccontare storie, e il loro territorio, una volta tornate a casa. Verranno a vivere qua, alla Fondazione TIAMO a Bicchio, e cercheremo di far sviluppare loro una mente critica. È un modo, da questo punto di vista, per combattere criminalità e mafia". Le giovani prenderanno infatti parte a laboratori di espressione e ad incontri frontali, ad esempio alla creazione di un podcast in collaborazione con Radio Sankara, che con Libera condivide la Casa dei diritti, bene confiscato e restituito alla comunità nel 2021, o alla proiezione di Cinemovel, festival di cinema itinerante contro mafie e corruzione, che farà tappa in piazza San Bernardino a Camaiore martedì 23. Oltre ai laboratori, "anche quest’anno sarà presente Maria Luisa Rovetta, figlia di vittima di mafia, che racconterà la storia di suo padre, Alessando Rovetta - aggiunge Gaia Butini - E, sempre sul tema della memoria, Marco Piagentini racconterà la storia del 29 giugno, legato, dunque, alla sicurezza sul lavoro, e alla memoria, della nostra città".
Gaia Parrini