“E!State Liberi!“ contro le mafie. Il campo “Vivavoce“ è già sold out

Il presidio “Rossella Casini“ ospiterà 16 ragazze da tutta Italia per attività dedicate all’impegno civile

“E!State Liberi!“ contro le mafie. Il campo “Vivavoce“ è già sold out

“E!State Liberi!“ contro le mafie. Il campo “Vivavoce“ è già sold out

Ogni storia ha un proprio vissuto e un proprio modo per essere raccontato: attraverso le parole, la musica, le arti visive, o una voce. Forte e chiara, che, tra tanti impauriti e indifferenti bisbigli, può fare la differenza e restituire importanza a quelle storie, spesso ignorate e celate, che danno invece valore alla memoria collettiva. Utile non solo a chi la racconta ma anche a chi, dall’altra parte, tende l’orecchio e ascolta.

Ed è proprio una voce, giovane e viva, quella del presidio di Libera Viareggio “Rossella Casini“ e delle ragazze che, dal 19 al 27 luglio, arriveranno da tutta Italia per i campi E!State Liberi!, progetto finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, e alla formazione delle partecipanti sui temi dell’antimafia sociale.

“Vivavoce“, non a caso, è il nome scelto per il campo residenziale del presidio viareggino che, dopo l’attiva partecipazione della scorsa edizione, ha, per il secondo anno, già un sold out di iscrizioni.

Sedici ragazze, tra i 16 e i 21 anni, saranno coinvolte in attività formative e manuali, affrontando alcuni dei temi più cari a Libera, quali il monitoraggio civico e il riutilizzo dei beni confiscati, come quelli presenti in città, ad esempio la “Casa dei diritti“, affidato ad Arci e restituito alla comunità nel 2021 e al cui interno, insieme a Libera, collaborano altre realtà.

"Con queste realtà, e con associazioni della zona – racconta Michela Arcangioli, co referente del presidio “Rossella Casini“ e del campo estivo – ci saranno delle collaborazioni. E continueremo, come lo scorso anno, a spostarci principalmente in bicicletta, promuovendo una mobilità verde".

Sarà, ad esempio, grazie all’aiuto di speaker di Radio Sankara, e con la supervisione di giornalisti e tecnici, che i partecipanti potranno apprendere metodi e strumenti utili per la creazione di un podcast, di cui elaboreranno contenuto e produzione per narrare di legalità, giustizia e anti mafia. E per imparare a raccontarsi e a raccontare, non solo il nostro, ma anche il proprio territorio.

G.P.