Beppe Nelli
Cronaca

Estate, lavori edili proibiti dalle 13 alle 16. Niente paura, per gli appalti c’è la deroga

Nessuna tutela per turisti e residenti: per chi vuole riposare ci sono Lido, Marina e Forte

Lavori di asfaltatura di una strada

Viareggio, 4 luglio 2014 - CHIARA Romanini, come si legge nella sua nota, si scusa con cittadini e commercianti per i disagi dei lavori stradali a luglio. La colpa, scrive, è del suo predecessore. Nella giunta Betti la colpa è sempre di qualcun altro: mai, per esempio, di chi ha propagandato come priorità per il turismo viareggino il regolamento della musica, e non quello dei lavori edili e stradali che consente alle ditte appaltatrici di fare quel che cavolo vogliono, anche a luglio e agosto, mentre ovviamente non possono farlo a Lido di Camaiore, a Marina di Pietrasanta, e men che meno a Forte dei Marmi. MA IL CONSIGLIERE di Viareggio Viva Luigi Troiso critica l’Ascom che critica la giunta, e chiede «per chi lavora l’Ascom». Certo non per le ditte edili, che hanno già i loro santi in paradiso, santi venerati anche dalla giunta Betti. Ma lasciamo perdere le patetiche scuse di una classe politica che ogni giorno dimostra la propria inadeguiatezza a perseguire l’interesse generale, e veniamo ai fatti. In via Regia e in via Cavallotti lavorano due cantieri stradali che mettono in ginocchio due ristoranti, Vecchia Viareggio e Luna Rossa, a cui vengono fatti smontare i tavoli dei déhors. L’incasso della stagione è compromesso, i dipendenti verranno messi in ferie. Il regolamento comunale vieta, d’estate, i lavori dalle 13 alle 16, per «garantire» un riposo che di fatto nessuno tutela. Ma c’è la deroga per i lavori stradali, anche quelli normali, non quelli d’emergenza per rotture di tubazioni et similia. Infatti nelle strade, a Viareggio, si lavora per lo più in quell’orario, che da Lido a Marina è vietatissimo. Passata la «pausa pranzo», il lavoro cessa o rallenta perché gli operai possono ritrasferirsi in quei comuni che realmente praticano politiche turistiche. Non sappiamo se è il caso attuale, ma è la prassi vigente coi lavori pubblici viareggini dai tempi della giunta Marcucci. Anche col centrodestra di Lunardini continuò a imperare «calce e martello».

LA GIUNTA Betti, così attenta al turismo, poteva rimettere mano al regolamento dei lavori estivi, ma ha dimostrato una sola priorità: non l’interesse di residenti e turisti, ma quello di una decina di music pub. C’è una coerenza in questo: rumore notte e di giorno leva il villeggiante di torno. Così le scuse del vicesindaco Romanini suonano come una beffa per due ristoratori che rischiano di prendere una batosta economica mortale. Senza contare che, dopo la riunione con l’ingegner Raffaelli & Co., Romanini assicura tempi rapidi per far rimontare tavoli e verande. Peccato che nell’ordinanza inviata a tempo scaduto alla Vecchia Viareggio, Raffaelli scriva che i lavori di una cinquantina di metri di strada iniziati il 23 giugno dureranno 60 giorni, quindi con agosto compreso. Fanno 75 centimetri di tubo e marciapiede al giorno? Certo, durante la giunta Lunardini accadde così anche in via delle Catene, dove il cantiere stava aperto in termini contrattuali, ma di operai se ne vedevano pochi perché col gioco degli orari erano impegnati per lo più altrove. Dopo tanti anni, a noi le barzellette dei lavori pubblici non ce le racconta più nessuno. SONO barzellette vissute al Campo d’aviazione quando era assessore ai lavori pubblici Roberto Bucciarelli del Pdl, e anche prima un po’ ovunque quando l’assessorato era in mano a Fabrizio Manfredi della vecchia guardia del Pd. Evidentemente tutto cambia perché nulla cambi.