
Sono ancora due i nodi da sciogliere affinché possano partire i lavori in piazza Cavour. E dunque per veder concretizzato il progetto di recupero dei loggiati presentato dalla Mercato Srl. C’è da far quadrare il piano economico finanziario – che in partenza posava su investimento da 7milioni di euro, in cambio delle concessione dell’area per 39 anni e con un contributo pubblico di 765mila euro – e da definire anche la nuova collocazione di quei chioschi, che, come prescritto dalla Soprintendenza, non troveranno più spazio nella piazza del mercato.
Il presidente della Mercato Srl, Francesco Tognetti, ieri ha passato l’intera giornata con i suoi consulenti per far quadrare i conti alle luce delle trasformazioni che hanno investito il mondo, e anche il progetto, dall’estate del 2021 (quando il Poject è stato aggiudicato) ad oggi.
"A settembre – Tognetti ripercorre le ultime tappe – in Comune è stato convocato il tavolo tecnico operativo. E nell’occasione abbiamo presentato all’amministrazione il nuovo piano economico finanziario che vedeva impennare il contributo pubblico affinché l’investimento complessivo fosse sostenibile". In sostanza, nel nuovo piano, lo stanziamento iniziale di 765mila euro si è moltiplicato “n“ volte (ma sulle cifre, visto che il confronto è ancora in corso, viene chiesta riservatezza). "Questo perché – spiega Tognetti – nel frattempo il costo delle materie prime ha subito un aumento straordinario, alla luce dei rincari generalizzati. E anche perché – prosegue – il progetto che ha ottenuto il nulla osta dalle Belle Arti ha visto diminuire il numero dei fondi complessivi, 9 in meno rispetto a quanti ne avevamo immaginati in principio, e anche dei chioschi". Solo 6 (sui 29 previsti) quelli autorizzati, e che potranno essere disposti lungo la via San Martino. Perché nell’idea dalla Soprintendenza deve essere garantita una visuale aperta, dunque libera da ingombri, sui loggiati disegnati dall’architetto Belluomini nel 1924 e, oggi, vincolati.
Nelle settimane successive si sono svolti svariati incontri informali, "Nei quali il Comune – aggiunge Tognetti – ci ha chiesto di ridurre la richiesta del contributo, andando a limare le voci del capitolato". E così il gruppo di lavoro della Mercato Srl – coordinato dall’ingegner Alberto Landucci, che ha firmato il progetto – in queste settimana ha passato in rassegna ogni singola voce di spesa per trovare margini di risparmio. "E allora pur mantenendo l’impianto e la qualità dell’intervento – spiega Tognetti – per ricavare economia abbiamo cercato accordi diretti e sconti dai fornitori, modificato alcune lavorazioni, che non incidono sulla resa finale, e abbiamo aumentato anche il target del rischio d’impresa".
Adesso che la richiesta di contributo pubblico è stata riformulata, al ribasso, e il nuovo piano economico è pronto, la Mercato Srl chiederà un nuovo incontro informale al Comune e "se ci sarà una condivisione potremo procedere con il tavolo tecnico". Perché sciolto il nodo finanziario, ci sarà da dipanare quello dei chioschi. "Che noi – prosegue Tognetti – ci siamo presi l’incarico di realizzare e gestire. Ma è necessario trovare una collocazione commercialmente appetibile. Che non è l’area dell’ex Gasometro – anche questa in concessione alla società privata – o la Pineta, come qualcuno ha ventilato". E anche l’ipotesi di strutture leggere, da dislocare nelle vie pedonali di piazza Cavour, pare destinata a tramontare. "Ancora non ho idea di dove potranno trovare spazio i chioschi. Ma fino a quando questa idea non sarà chiara – conclude è materialmente e fisicamente impossibile far partire i lavori".