
Il consigliere Enrico Ghiselli ieri mattina in conferenza stampa ha espresso i motivi del lungo malessere all’interno della maggioranza
"Ho sempre dato fastidio: facevo ombra per la mia capacità di dialogare con i cittadini". Ieri mattina il consigliere Enrico Ghiselli ha snocciolato la lunga lista di motivi che l’hanno portato ad uscire dalla maggioranza e, ad appena 24 ore dalla remissione delle deleghe, ha costituito il gruppo "Legalità e trasparenza" e invoca un confronto pubblico col sindaco sulle scelte di gestione del paese. "Ho sempre cercato la mediazione ma la situazione va avanti dal primo mandato, quando ero assessore – ha cominciato – con la defenestrazione dell’assessore Corallo sulla quale ero contrario; poi ci furono le elezioni per il secondo mandato e elementi politici esterni mi portarono ad avere 236 voti e a non fare più l’assessore, e quindi a non avere voce in capitolo e retribuzione. Ho accettato comunque di fare il capogruppo per spirito di servizio". Poi la carrellata di richieste manifestate da Ghiselli che si sarebbero scontrate con muri di gomma. L’elenco comincia dal 2017 con il progetto mai attuato dall’amministrazione di fare 5 isole ecologiche a scomparsa per le attività commerciali; nel 2018 la richiesta inevasa di controlli sull’applicazione del contratto stipulato dalla precedente giunta con Citelum per l’illuminazione pubblica che comprendeva anche la verniciatura dei pali "mai effettuata – ha rimarcato Ghiselli – e, anzi, appaltata ad altra ditta con impiego di ulteriori soldi: chiesi all’ufficio, al sindaco e al vice sindaco di fare la contestazione ma fui tacciato di essere un rompiscatole perchè segnalavo per iscritto". I motivi del disagio comprendono anche la mancata realizzazione della pista ciclabile sulla via Provinciale ("su mia insistenza fu dato incarico a un tecnico per fare il progetto ma poi mancava chi doveva fare i rilievi"); lo smaltimento delle acque contro l’allagamento alle case popolari in Vaiana ("per il quale avevo già convinto la Salt a fare gratis la progettazione ma gli uffici non hanno mai chiamato il privato proprietario di un terreno interessato dal tracciato"); la mancata costruzione della scuola a Vittoria Apuana ("preferendo un costoso intervento alla don Milani perchè sia maggiranza che opposizione pensano più ai voti") fino alla volontà di installare 6 stazioni di monitoraggio dell’aria sfumata nel nulla.
"Nel primo mandato – ha rimarcato Ghiselli – la mia presenza ha garantito la vittoria a Murzi e poi sono diventato un peso. Nell’ufficio lavori pubblici c’era sempre il vice sindaco Mazzoni a fare l’assessore ombra e agli incontri del Cav ci andava lui anche se avevo la delega alle partecipate. Come capogruppo hanno cercato di ingabbiarmi. Ora sono libero". In merito poi alla presunta rivelazione choc in consiglio di Ghiselli sulla proposta di Murzi di fare il capo di gabinetto, lo stesso fa presente l’articolo de La Nazione del 31 dicembre 2022 dove la circostanza era già stata riportata.
Francesca Navari