DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Entusiamo contagioso. La Darsena vestita a festa

Il lento pellegrinaggio fin dal primo mattino verso via Coppino a piedi o in bici. All’interno del porto si respirava un clima da grande evento sportivo .

Il lento pellegrinaggio fin dal primo mattino verso via Coppino a piedi o in bici. All’interno del porto si respirava un clima da grande evento sportivo .

Il lento pellegrinaggio fin dal primo mattino verso via Coppino a piedi o in bici. All’interno del porto si respirava un clima da grande evento sportivo .

Quel che resta all’indomani della partenza del Giro d’Italia dalla Darsena è che, per (semi)citare una celebre battuta del film Men in black, "via Coppino vestita così era uno schianto". Una roba pazzesca sotto tanti punti di vista: l’entusiasmo, chiaramente, era contagioso, complice il meteo. La passerella galleggiante che ha unito piazza Palombari alla Darsena, poi, ha creato una sorta di anello ciclopedonale, con il canale a far da epicentro e nella scenografia unica del porto, bello oltre misura.

Che la giornata avrebbe offerto delle buone sensazioni si era capito già dal mattino, e non solo per l’assenza di smog, clacson e compagnia rombante. Un po’ come accade allo stadio, quando i tifosi si presentano con le casacche della propria squadra del cuore, ieri mattina il lungocanale ha iniziato a punteggiarsi di biciclette: anziani, bambini, famiglie, amatori in sella alle mountain bike o alle bici da corsa. C’è addirittura chi ha deciso di seguire le orme dei corridori lungo alcune tappe del giro e nel portapacchi della bici aveva la tenda smontata da poco. Tutti in pellegrinaggio verso via Coppino per ammirare da vicino i propri beniamini. E chi non è venuto a piedi, ha comunque testimoniato la propria passione indossando qualcosa di rosa: t-shirt, cappellini, gadget, palloncini colorati, calze e calzini e – ma a Viareggio non potevano mancare – pure coriandoli. Una fiumana colorata, accolta da tappeti rosa, ça va sans dire, e dai track di Rcs che hanno sparato tra i gabbiani l’atmosfera della corsa più attesa d’Italia.

In piazza Palombari, nel villaggio dei tifosi, e lungo la via Coppino vestita festa, con le bandiere celebrative distribuite dal Comune che garrivano dai pennoni degli yacht, l’emozione era palpabile già un paio d’ore prima della partenza. Quasi un Carnevale fuori stagione, tra gente ‘in maschera’ e una miriade di volti assiepati alle finestre e ai balconi delle case e degli uffici di via Coppino, in attesa del momento clou. Come un anno fa, a sventolare la bandiera che ha dato il via all’undicesima tappa c’era il sindaco Giorgio Del Ghingaro, accompagnato per l’occasione dagli esponenti della giunta e da tanti volti del Palazzo. Forse anche più di un anno fa, quando la tappa partì dal Belvedere Puccini di Torre del Lago appena riqualificato, la presenza del Giro è stata una festa di tutta la città. E una vetrina di primissimo livello, nel cuore di un mondo, quello della nautica, che non ha nulla da invidiare a nessuno, autentica eccellenza made in Viareggio.

RedViar