REDAZIONE VIAREGGIO

Emergenza idrica nazionale anche in Toscana Il dissalatore, il futuro dell’acqua potabile

Emergenza idrica nazionale anche in Toscana Il dissalatore, il futuro dell’acqua potabile

L’estate 2022 è stata la più calda dell’ultimo secolo ma la più fresca dei prossimi cento anni.

Le elevate temperature e la siccità diminuiscono la riserva di acqua potabile (1% in tutto il pianeta a fronte del 70% di acqua salata): un terzo delle falde acquifere del mondo si sta esaurendo. Il riscaldamento climatico non risparmia il Mediterraneo le cui temperature aumentano del 20% con una conseguenza devastante: il livello del mare salirà di almeno un metro nei prossimi decenni a discapito delle coste. Lo scorso anno il Nord Italia e la Toscana sono stati colpiti da lunghe e secche ondate di calore con temperature superiori di 1,3° nell’ultimo trentennio.

Il Lamma registra addirittura il 30% in meno di piogge in alcune province della Toscana. I sei gestori idrici toscani a cui è stato affidato il servizio idrico integrato hanno riscontrato difficoltà a garantire l’approvvigionamento idrico. Le isole dell’arcipelago Toscano, la Maremma e Follonica sono le zone più siccitose. La falda acquifera dell’Elba e della Val di Cornia (Piombino) non è sufficiente a sostenere l’utilizzo durante i mesi estivi in cui la popolazione aumenta esponenzialmente per via del turismo. Una possibilità concreta per reperire l’acqua mancante sarebbe costruire un dissalatore nell’isola d’Elba per desalinizzare l’acqua del mare. Mentre la regione valuta questa alternativa, al 150° carnevale di Viareggio sfila il carro Pianeta Terra 2.0: l’acqua è vita, abbiatene cura prima che sia troppo tardi.