REDAZIONE VIAREGGIO

Eccezionale prelievo di organi al "Versilia"

Con le équipe di Massa e Pisa effettuati gli espianti di rene e fegato in circolazione extracorporea per salvare la vita di due malati a Cisanello

Un intervento fuori dalla norma, per un nosocomio del livello dell’Ospedale Versilia. Un’équipe multispecialistica è intervenuta per un espianto multi organo a seguito della donazione disposta dai parenti di un paziente per il quale era sopravvenuta la morte cerebrale. L’espianto ha richiesto la partecipazione di specialisti in circolazione extracorporea che hanno utilizzato le apparecchiature Ecmo nella sala operatoria del "Versilia".

La collaborazione tra l’Ospedale del Cuore di Massa della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, l’Ospedale Versilia dell’Asl Nord Ovest e l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ha permesso di offrire una nuova prospettiva di vita a due pazienti di 67 e 56 anni in attesa di trapianto. Tutto è iniziato da un paziente toscano poco più che sessantenne era stato soccorso tempestivamente per arresto cardiaco dalla centrale operativa 118 “Alta Toscana” e trasportato direttamente all’Ospedale del Cuore di Massa dove era stato sottoposto alle più avanzate cure intensive nel tentativo di salvargli la vita. Il trattamento ha consentito il ripristino dell’attività cardiaca ed il successivo trasferimento all’Ospedale Versilia, ma i gravi danni neurologici subiti a seguito dell’arresto iniziale hanno determinato una prognosi infausta. I famigliari, informati dal personale della Terapia intensiva del Versilia della possibilità della donazione di organi, non hanno esitato a esprimere il loro assenso. Il Coordinamento locale ospedaliero (dottoressa Valeria Lupo) ed il Coordinamento aziendale donazione-trapianto (dottor Michele Ristori), in collaborazione con il Centro Regionale Allocazione Organi dell’Organizzazione Toscana Trapianti, hanno quindi avviato il percorso per l’espianto.

E’ stato da subito chiaro che l’unica possibilità di realizzare la donazione degli organi era legata all’impiego di una complessa tecnica di circolazione extracorporea ed il coordinamento d’Area Vasta ha pertanto segnalato il caso al dottor Paolo Del Sarto, Direttore della Terapia intensiva dell’Ospedale del Cuore di Massa. Il team Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) della Fondazione Monasterio composto da Giacomo Bianchi, Dorela Haxhiademi, Michele Guarino, Alessia Maggiani, Bozzo Simona, Mattia Lorenzini, Giancarlo Bartolini e coordinato dal dottor Del Sarto è quindi intervenuto per rendere possibile, in sinergia con il personale della Terapia Intensiva e del Blocco Operatorio diretti dal dottor Ettore Melai, il prelievo degli organi all’Ospedale versilia.

Il delicato processo si è svolto senza complicazioni. I dottori Francesco Torri e Soraya Roccaforte, chirurghi del Centro Trapianti di fegato dell’Azienda universitaria di Pisa diretto dal professor Paolo De Simone, il dottor Carlo Lombardo e Mattia Cammarata del Centro Trapianti rene-pancreas di Pisa, diretto dal professor Ugo Boggi, hanno prelevato gli organi. Il trapianto di fegato è stato effettuato dai dottori Davide Ghinolfi, Jessica Bronzoni e Marinunzia Paternoster dell’équipe del professor Paolo De Simone, mentre il trapianto di rene è stato eseguito dal professor Fabio Vistoli e dai dottori Emanuele Kaufmann, Mattia Cammarata e Bianca Bechini dell’équipe del professor Boggi.

Le procedure anestesiologiche sono state curate dai dottori Simone Di Matteo e Daniela Camera dell’équipe del professor Gianni Biancofiore. I pazienti, di 67 e 56 anni d’età, hanno così ricevuto una nuova prospettiva di vita. A Pisa, le procedure sono state coordinate dalle équipe infermieristiche h 24 delle rispettive unità operative e dirette dal dottor Juri Ducci e dalla dottoressa Daniela Bellissimo.

Il supporto trasfusionale, così importante per trapianti di tale complessità, è stato garantito dalla collaborazione con il Centro trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e diretto dal dottor Alessandro Mazzoni. “Questo risultato riveste un’importanza particolare – spiega il dottor Paolo Lopane – poiché conferma ancora una volta l’importanza della collaborazione tra Aziende sanitarie nella gestione dei processi donativo-trapiantologici di questa complessità e l’efficacia del programma della donazione controllata con Ecmo-Team mobile, obiettivo strategico della Organizzazione Toscana Trapianti. Ritengo doveroso esprimere uno speciale ringraziamento alla famiglia del donatore, a cui va il nostro pensiero, ed alle direzioni ospedaliere ed aziendali che hanno permesso e tempestivamente attivato la collaborazione”. “Desideriamo congiuntamente rilevare – aggiungono i Direttori Sanitari Maurizio Petrillo, Luca Lavazza e Grazia Luchini – il ruolo dei professionisti ospedalieri, che hanno dimostrato la loro sensibilità, elevate capacità professionali e grande integrazione multidisciplinare“.