
Giovanni Verona aveva 62 anni
PIETRASANTA
di Daniele Masseglia
Era un’esplosione di tenerezza e simpatia. Il classico personaggio che tutti, ma proprio tutti, conoscevano e amavano. Una presenza fissa, fatta di sorrisi e chiacchiere al bar, in piazza e per la strada, che negli ultimi mesi si era purtroppo diradata a causa di problemi di salute peggiorati col tempo. Giovanni Verona si è spento nel tardo pomeriggio di lunedì nell’abitazione di via Stagi in cui da dieci anni viveva insieme al fratello Fabrizio e alla cognata Silvia. Originario di Retignano, dove le sue ceneri saranno tumulate, aveva 62 anni ed era affetto da sindrome di down. In pochissimo tempo la triste notizia ha fatto il giro della città, con una diffusa sensazione che la scomparsa di “Giovannino“ richiederà del tempo per essere metabolizzata. Abituarsi a non incrociarlo più in via Stagi o in piazza Duomo, scambiandoci ogni volta due chiacchiere in maniera spontanea, è qualcosa che ora, così a caldo, difficilmente può essere accettato.
La sua camminata, le dita che aggiustavano gli occhiali, i cappellini che sfoggiava. Gesti che erano diventati ormai quotidiani e immancabili. Giovanni aveva un legame speciale con il bar “Michelangelo“, in piazza Duomo, tanto che due anni fa, nonostante quel giorno il bar fosse chiuso, aveva spento 60 candeline ai tavoli esterni del locale grazie alla festa organizzata dalle tante persone che gli volevano bene. E nel 2017 aveva partecipato alle nozze del titolare del bar, Luca Ancillotti, sfoggiando giacca e papillon. "Ti voglio ricordare così: quel giorno eri molto felice – ha scritto il fratello Fabrizio sui social postando la foto prima della cerimonia – perché andavi al matrimonio del tuo amico Luca". Tutti, ieri, con un nodo in gola ricordavano i cappellini che Giovanni indossava ogni giorno: dalla sua amata Juve a quello d’ordinanza della polizia municipale (con tanto di stemma) avuto in dono da un amico agente di Reggio Emilia, più molti altri ancora.
Ieri, durante il trasporto della salma alla cappellina della Croce Verde, due agenti della polizia municipale di Pietrasanta lo hanno omaggiato lasciando un loro cappello nella bara. Oltre al fratello Fabrizio e la cognata Silvia, Giovanni lascia anche l’altra sorella Ilva e la nipote Serena. I funerali, a cura della Croce Verde, si terranno oggi alle 16 in Duomo, a cui seguiranno la cremazione e la tumulazione delle ceneri nel cimitero di Retignano, accanto ai suoi cari.