DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Doccia scozzese per il Baccanale: "Prima il maltempo ci ha messo ko. Ma il prolungamento è stato d’oro"

Il presidente del comitato racconta i timori e il nuovo successo della festa rionale più gettonata "Le cucine ci permettono di sopravvivere. C’è stato un rinnovamento della squadra, è andata alla grande".

Doccia scozzese per il Baccanale: "Prima il maltempo ci ha messo ko. Ma il prolungamento è stato d’oro"

L’istantanea che certifica la buona riuscita del Carnevaldarsena lo vede protagonista. Massimiliano Pagni, il presidentissimo, in piedi sul bancone della Trabaccolar Cooking, si lascia cadere sui volontari come una rockstar. Decine di mani lo sorreggono – non che sia un’impresa, col suo fisico asciutto da maratoneta – e lo tengono sospeso in aria, portandolo in trionfo. Una liberazione, dopo la grande paura legata al maltempo.

Presidente Pagni, a bocce ferme, com’è andato questo Rione Darsena?

"Siamo tutti un po’ stanchi. Il Rione è iniziato con tanta paura, ma è finito in una festa meravigliosa. Il brutto tempo ci ha messo i bastoni tra le ruote, eppure siamo riusciti a portare a termine tutto quel che ci eravamo prefissati grazie ai nostri volontari, al consiglio e soprattutto a coloro che sono venuti a trovarci. Purtroppo, alcune decisioni vanno prese senza poter attendere di avere in mano tutti gli elementi. Nel nostro caso, ad esempio, non avremmo potuto aspettare oltre per decidere se prolungare la festa. Sono stati giorni duri: arrivati al martedì, sarebbe convenuto dire basta. Ma ormai eravamo in ballo, e alla fine è stato giusto così: le ultime due serate sono state la ciliegina sulla torta e hanno reso la festa quel che piace a noi, garantendoci il recupero di iniziative come la Sfilata delle Mascherate e il Carnevalpolpettino. Le cucine sono fondamentali, sono ciò che ci permette di sopravvivere sul lato economico. Ma anche il cuore è importante".

Anche quest’anno avete fatto il pienone. Come se lo spiega?

"Sembra che le persone non ne abbiano mai abbastanza. Hanno tutti voglia di questo benedetto risotto, della nostra atmosfera. Aspettano tutto l’anno e non vorrebbero mai fermarsi. Domenica mattina, sulle nostre pagine sono arrivate decine di messaggi per chiedere se in serata le cucine sarebbero state aperte. E ho perso il conto delle persone che sono passate, prima del corso, a chiedere se potessero pranzare da noi. Se posso aggiungere una cosa che mi riempie il cuore, è bellissimo che in via Coppino non ci siano distinzioni sociali: vengono tutti, uno di fianco all’altro, nello spirito originario del Carnevale che sovvertiva l’ordine sociale".

Decine di migliaia di persone ogni sera: come si fa a garantire l’ordine pubblico?

"Voglio sottolineare che anche quest’anno, come da una decina d’anni a questa parte, non è successo praticamente nulla che potesse compromettere la sicurezza della festa. Le preoccupazioni ci sono sempre, viste le notizie che arrivano ogni giorno. Ma via Coppino sembra un’oasi felice. Da noi c’è la voglia di vivere il divertimento più puro. Mi spingo a dire che via Coppino è più sicura quando c’è il Carnevaldarsena che in tutto il resto dell’anno".

Quest’anno c’è stata anche un’infornata importante di nuovi volontari. Com’è andata?

"Ero scettico, a dire la verità. Avevo paura che con tanta gente nuova non si riuscisse a ingranare. E invece nuovi e ’vecchi’ si sono integrati subito, e tutti abbiamo fatto molta meno fatica".

A proposito di integrazione: anche quest’anno a lavorare da voi c’erano dei rifugiati, tra cui una ragazza ucraina.

"Molti di loro non conoscevano la nostra realtà ed è stato emozionante vederli mentre facevano i video da mandare ai parenti. Tra l’altro, hanno dato tutti il 101 per cento e per questo li ringraziamo, e speriamo allo stesso di tempo di aiutarli a crearsi un futuro. La dedizione e l’abnegazione con cui hanno lavorato per la riuscita della festa ci hanno lasciato a bocca aperta. Tra l’altro, si sono integrati benissimo con gli altri volontari".

Arrivati a questo punto, come si migliora il Rione Darsena?

"Abbiamo raggiunto un livello alto, molto alto. Ora diventa fondamentale l’attenzione ai dettagli e ai particolari, soprattutto per le iniziative a cui lavoriamo con mesi d’anticipo e che rappresentano il cuore della nostra festa".