
Maki Maki
Viareggio, 10 settembre 2016 - Ancora quindici giorni di chiusura forzata per il Maki Maki. In mattina gli agenti del commissariato di Viareggio hanno notificato ai proprietari del noto locale della darsena viareggina il decreto di sequestro preventivo emanato dal Gip di Lucca. Il provvedimento nasce dalla violazione dell’articolo 80 del Tulps, ovvero, secondo l’accusa, dall’aver adibito il locale, in assenza di autorizzazione, a vera e propria discoteca.
Questo almeno è quanto hanno riscontrato gli operatori del commissariato intervenuti al Maki Maki in più occasioni nel corso degli ultimi mesi. Secondo le contestazioni mosse dal commissariato inoltre i gestori del locale avrebbero spesso pubblicizzato anche sui social network l’organizzazione di serate danzanti.
Il locale aveva già subito in precedenza delle chiusre forzate, l’ultima delle quali per 13 giorni nel mese di luglio per la sospensione delle licenze disposta dal questore di Lcca per ragioni di ordine e sicurezza pubblica. Infatti, più volte nel corso degli ultimi anni si sono verificati episodi pericolosi per la sicurezza dei cittadini l’ultimo dei quali lo scorso 3 luglio appunto, quando la volante del commissariato intervenne a seguito di un’aggressione subita da alcuni giovani da parte di alcuni buttafuori del locale.
Gli avvocati Cristiano Baroni e Gabriele Parrini che tutelano gli interessi dei gestori Edoardo Berti ed Emiliano Cerri si dicono sorpresi di questo nuovo provvedimento. «Non è la prima volta – dicono che ci vengono mosse delle contestazioni, ma allo stato attuale l’unica sentenza – già confermata in appello – è stata di assoluzione. Non entriamo nel merito di questo nuovo provvedimento. Attendiamo di vedere gli atti, poi valuteremo se fare richiesta di riesame o chiedere il dissequestro».
Paolo Di Grazia