
L’avvocato lidese Federico Pedonese che ha assistito l’imprenditore
Porta in tribunale la banca, e il giudice gli dà ragione. È l’epilogo della storia di un imprenditore viareggino travolto dal vertiginoso aumento dei tassi d’interesse (tra il 2023 e il 2024), e dunque dalle rate, per un mutuo a tasso variabile sottoscritto nel 2007 per un importo di 230mila euro. Tramite Sos Mutui, il titolare di una ditta individuale si è rivolto all’avvocato Federico Pedonese per capire se all’interno del contratto, stipultato con un istituto di credito nazionale, emergessero profili di illegimità. Confermati poi dalla consulenza di Stefano Biancalana, esperto del settore. Sulla base della perizia, dopo un tentativo di mediazione civile per trovare un accordo conciliativo con la banca, ma rifiutato dalla stessa, l’imprenditore ha deciso di portare in giudizio la banca. E il tribunale di Lucca, in poco più di un anno dall’inizio del procedimento, ha dato ragione al cittadino in quanto il contratto di mutuo, oltre a contenere profili di indeterminatezza, aveva al suo interno una pattuizione ileggittima in punta di interessi, nota come anatocismo. Ovvero la produzione degli interessi sugli interessi già maturati.
A seguito dei conteggi effettuati dal Ctu è risultato dunque un credito vantato dal mutuatario di poco inferiore a 30mile euro. E di conseguenza, prosegue il giudice nella sentenza emessa, il piano d’ammortamento delle rate dovrà esser rielaborato in regime di capitalizzazione semplice, ai sensi dell’art.117 del Testo Unico Bancario, e con applicazione del tasso bot medio tempore vigente, con un notevole abbassamento delle rate (tra i 200 e i 300 euro) da pagare fino alla conclusione del mutuo, a giugno 2037. Applicando, da subito, interessi minimi.
"La sentenza emessa dal Tribunale di Lucca lo scorso 17 luglio – afferma l’avvocato lidese Federico Pedonese – è storica, e fra l’altro già preceduta da quella del 7 maggio 2024 dove un altro istituto di credito fu condannato per questioni similari. Tuttavia, rispetto alla precedente, quest’ultima, seguendo l’orientamento già presente presso il Tribunale di Massa, a seguito della pronuncia a Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 29 maggio 2024 intervenuta per i mutui a tasso fisso, ma i cui principi sono applicabili anche ai mutui a tasso variabile, riconosce non solo l’indeterminatezza delle pattuizioni contrattuali, ma soprattutto l’illegittimo fenomeno anatocistico insito già nella pattuizione a monte del contratto". Per il legale si tratta di "Una sentenza destinata a fare “giurisprudenza”, ossia ad esser posta alla base di ulteriori decisioni riguardanti l’illegittimo fenomeno anatocistico insito all’interno dei contratti di mutuo a tasso variabile con piano d’ammortamento alla francese. Fra l’altro – prosegue l’avvocato – all’interno della perizia depositata in atti, il Ctu ha ampiamente dimostrato dal punto di vista matematico e scientifico l’effetto del costo occulto anatocistico all’interno del contratto di mutuo stilato in capitalizzazione composta. Tale fenomeno, dallo studio dei vari clienti seguiti con Sos Mutui, emerge in quasi la totalità dei casi. E, finalmente, dopo anni di battaglie legali, anche la giurisprudenza di merito sta riconoscendo tale comportamento illegittimo degli istituti bancari".