DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Disabile picchiato alla Fontanella. A processo un ragazzo di 21 anni

È l’unico maggiorenne del gruppo che aggredì un giovane. L’accusa va dalle lesioni all’odio razziale

Un frame del video del pestaggio avvenuto alla Fontanella nel maggio 2022

Un frame del video del pestaggio avvenuto alla Fontanella nel maggio 2022

Pietrasanta, 24 settembre 2023 – Lesioni aggravate, diffamazione e odio razziale. Con queste accuse il giudice del Tribunale del Lucca ha disposto il rinvio a giudizio di un 21enne di Pietrasanta, l’unico maggiorenne del gruppo di sei giovani che il 9 maggio 2022 aggredì al parco della Fontanella un disabile 29enne originario del Gambia. È questo l’esito dell’udienza preliminare di venerdì, mentre per gli altri cinque giovani coinvolti nel pestaggio il procedimento è già in corso al Tribunale dei minori di Firenze. Il filmato della breve ma violenta aggressione fece il giro della città, in particolare sui social e sui telefoni. Già fissata la data della prima udienza, che si terrà il 22 gennaio.

Le denunce alla Procura dei minori di Firenze e alla Procura di Lucca erano state l’epilogo delle indagini condotte dai carabinieri di Pietrasanta sotto la direzione del procuratore capo della Procura dei minori di Firenze Antonio Sangermano e con il coordinamento del procuratore del Tribunale di Lucca Antonio Mariotti. Ai militari dell’Arma erano bastati pochi giorni per individuare i responsabili, tutti e sei accusati del reato di lesione personale aggravata in concorso, il tutto accentuato dal fatto di aver agito per motivi abietti consistiti nella volontà di imporre la propria egemonia di “bulli” ai danni di un disabile e con motivazioni di odio razziale, cioè di discriminazione violenta nei confronti di un soggetto “vulnerabile”, nonché di diffamazione in concorso per aver videoripreso l’aggressione di gruppo, divulgando poi i video sui social per vantarsi dell’aggressione compiuta e ledendo la reputazione e la dignità umana del 29enne. "I responsabili, agendo tra di loro riuniti in modo da implementare la valenza lesiva e pressoria dell’azione criminosa – spiegarono all’epoca i carabinieri – hanno circondato, deriso e sbeffeggiato la parte offesa, aggredendolo poi in gruppo con calci e pugni e colpendolo con un ombrello, proseguendo nella condotta anche una volta caduto in terra, appellandolo in maniera derisoria ’Buba’ (il personaggio di colore del film “Forrest Gump“, ndr ) e dando così luogo a un’aggressione di gruppo motivata da odio razziale e abilismo (la discriminazione verso persone disabili, ndr )".

Il 21enne rinviato a giudizio sarà difeso dall’avvocato Gabriele Dalle Luche, il quale si dichiara perplesso. "È evidente – dice il legale – non ci sia alcuno sfondo razzista: tutti in città lo chiamano ’Buba’ come il personaggio del film. In realtà il mio assistito lo aveva portato via dagli altri ed era quindi intervenuto per difenderlo".