Calciatore schiaffeggiato, Daspo a un padre

La lite durante una partita di calcio giovanile: il genitore voleva vendicare il figlio

Calciatore schiaffeggiato, Daspo a un padre (foto repertorio)

Calciatore schiaffeggiato, Daspo a un padre (foto repertorio)

Versilia, 4 maggio 2024 – Il figlio ha un battibecco su un campo di calcio con un avversario e il padre che assisteva a Pietrasanta a un incontro di calcio giovanile ha schiaffeggiato il giocatore della squadra avversaria.

Sull’episodio hanno indagato i carabinieri della stazione di Pietrasanta che hanno proprosto al questore di emettere un Daspo sportivo nei confronti di quel genitore violento. Provvedimento che è stato adottato e che di fatto vieta all’uomo l’accesso agli impianti sportivi su tutto il territorio nazionale. E così come conseguenza della sua rabbia scatenata nei confronti di un giovane calciatore, non potrà più seguire la crescita sportiva del proprio figlio.

È questo uno degli ultimi (e dei tanti verrebbe da dire) provvedimenti di Daspo sportivo e urbano emanato dal questore Edgardo Giobbi. Nei primi quattro mesi dell’anni c’è stato un incremento esponenziale su tutto il territorio provinciale dell’adozione di misure di prevenzione. Fra i provvedimenti anche i dievieti di accesso ai locali adottati recentemente a Viareggio e a Marina di Pietrasanta per una discoteca.

«Le misure di prevenzione affidate dalla legge al Questore sono misure – spiega il questore Giobbi – che vengono applicate alle persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tali misure di prevenzione, nel tempo, sono state incrementate dal legislatore proprio per meglio calibrare l’intervento preventivo e di controllo sociale; adottate, accanto allo strumento squisitamente repressivo della pena inflitta dall’Autorità giudiziaria, nei confronti dei soggetti ritenuti socialmente pericolosi per impedire che ricommettano reati, anche in ossequio al vecchio ma sempre efficace adagio che “prevenire è meglio che curare”".

Nel catalogo normativo delle misure di prevenzione a disposizione del Questore spiccano i “D.Ac.Ur.” (acronimo di “Divieto di Accesso ad Aree Urbane”), chiamati anche “Daspo urbani” (Daspo è invece acronimo del “Divieto Accesso a Manifestazioni Sportive”), irrogati nei confronti di chi reitera condotte che attentano alla sicurezza pubblica o al decoro urbano e all’uso di determinati spazi delle città, e che consentono di ordinare l’allontanamento dal luogo del misfatto a chi staziona in determinate aree e si dedica per esempio all’ accattonaggio molesto, all’ubriachezza, agli atti contrari alla pubblica decenza, al commercio abusivo o è colto a fare il parcheggiatore abusivo; oppure spaccia o si rende responsabile di reati all’ interno o in prossimità di locali pubblici.