REDAZIONE VIAREGGIO

Controlli contro la pesca alle cee Sequestrate due nasse nel Canale

L’avevano calate lungo il Canale Burlamacca, ben nascoste sotto un barchino ormeggiato: due nasse rudimentali realizzate dai bracconieri per la pesca alle "anguille cee". Le hanno trovate e sequestrate i militari della Guardia Costiera nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla salvaguardia delle risorse ittiche ed alla tutela dei consumatori finali.

Si intensifica sempre in questo periodo la caccia al pregiato novellame, che sul mercato illegale vale quanto il più pregiato dei tartufi. Per questo gli uomini della Capitaneria, a loro volta, intensificano i controlli nel porto di Viareggio – ed in particolare nel canale Burlamacca, emissario del lago Massaciuccoli. Particolare attenzione viene posta nei confronti questa forma di pesca di frodo in quanto l’anguilla europea è registrata come “in pericolo critico” dalla lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, che è il gradino immediatamente precedente l’estinzione. Le principali cause della rarefazione dell’anguilla, specie poco sensibile all’inquinamento, sono proprio da ricercare nell’eccessivo sforzo di pesca soprattutto a carico dei giovani. Solo recentemente è stato conosciuto il complesso ciclo riproduttivo: quando raggiungono la maturità riproduttiva, le anguille femmina discendono i fiumi per raggiungere il mare, incontrando gli individui maschi che vivono nelle acque salmastre alle foci. E’ da qui che in autunno comincia la sorprendente migrazione verso il Mar dei Sargassi, un viaggio lungo oltre 6000 chilometri.