REDAZIONE VIAREGGIO

Concessioni demaniali: "Sì alla deroga Meloni. Partono le procedure"

Il sindaco di Camaiore, Pierucci: "Con la delibera di giunta dato l’indirizzo al dirigente del Demanio Marittimo di espletare gli atti per l’affidamento" .

Anche gli stabilimenti di Lido di Camaiore temono gli effetti della Bolkestein

Anche gli stabilimenti di Lido di Camaiore temono gli effetti della Bolkestein

Il Comune di Camaiore si tutela per le gare degli stabilimenti balneari. Con una delibera di giunta risalente all’ultimo giorno dell’anno, Camaiore ha deciso di riconoscere nero su bianco la annosa necessità della gara per le concessioni demaniali. "In pratica un atto dovuto – assicura il sindaco Marcello Pierucci – per non incorrere in ricorsi o eccezioni".

In sostanza la delibera di giunta riconosce quanto sancito dalla direttiva Bolkestein per il bando libero delle concessioni dei bagni: per Lido di Camaiore sono ben novanta, e di essi molti hanno investito in opere che poi andranno considerate negli eventuali indennizzi. A seguito del decreto Meloni del 2024, divenuto poi legge dello Stato a tutti gli effetti, le concessioni della durata consueta di sei anni rinnovabili sono state automaticamente prorogate al 2027.

Molti Comuni italiani hanno addirittura già iniziato le procedure per la gara, altri invece sono stati ripresi per non aver mosso dito. " Abbiamo preso atto della legge – aggiunge il sindaco Pierucci – e con la delibera abbiamo indicato quale sarà in futuro l’iter da intraprendere". Si parla infatti di "dare indirizzo al dirigente del Demanio Marittimo di espletare le procedure per l’affidamento".

Alcuni Comuni limitrofi, come ad esempio Viareggio, non hanno attuato alcuna delibera in tal senso. Se mai il problema sarà di arginare le polemiche della scelta politica di indennizzare chi ha investito nelle strutture solo negli ultimi 5 anni come previsto nella legge Meloni. Da anni infatti i titolari investono e se mai si sono ‘bloccati’ dinanzi allo spettro Bolkestein.

I.P.