
Don Camillo e Peppone
Camaiore, 21 marzo 2015 - I "comunisti" vanno a cena alla parrocchia: il compromesso storico a Camaiore vince. C’erano una volta i mangiapreti,. c’erano Peppone e don Camillo e c’è don Damiano e la Federazione della Sinistra: ieri sera il partito ha organizzato la cena di raccolta fondi all’oratorio del Colosseo. Non c’è che dire: a Camaiore siamo ‘avanti’ e il ‘gonnellone’ nero del priore ha attratto i ‘rossi’. Non c’è più religione, anzi c’è di più.
La solidarietà e l’apertura di don Damiano, prete acuto e ‘imprenditore’, vince il pregiudizio come il tempo attuale che annulla le distanze: quelle che vedevano lontani, come lo sono moralmente, il diavolo e l’acqua santa, oggi invece trovano un incontro nelle sale del Colosseo, luogo aperto e di accoglienza. Del resto molte famiglie che ricorrono ad aiuti del sociale, di cui Andrea Carrara e’ assessore, vengono ‘dirottate’ da monsignor Damiano Pacini, perché oggi i problemi sono gravi e l’unione fa la forza senza colori. Anche il sindaco Alessandro Del Dotto parteciperà, renziano doc, dando un contributo al partito alleato, simpaticamente coinvolto e concorde.
La sinergia con la parrocchia è costante. E allora perché non cenare al Colosseo dove la cucina è genuina e il convivio assicurato? Tutti insieme appassionatamente contro divisioni e pregiudizi ovvi, i rappresentanti della sinistra più estrema hanno scelto la culla della fede e del sociale e di una spiritualita’ che non guarda e non giudica. Forse qualcuno invece giudicherà: una volta, mica tanti anni fa, c’era il bar dei comunisti sul Prato e la sede del partito nel centro. Le fazioni si guardavano in cagnesco e i luoghi sacri erano evitati e gli ‘anticlericali’ inveivano. Poi si va oltre e ora si elegge un Papa che apre all’universo più distante: può darsi che molti ‘comunisti’ non credano. Ma certo credono nella solidarietà, oggi più che mai desiderata.
Isabella Piaceri