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’Colonia cristiana’ è a rischio A maggio lo sfratto esecutivo "Senza una sede chiuderemo"

L’associazione rivolge un appello alla città. "Aiutateci a comprare un terreno per i nostri gatti". Futuro incerto per circa 70 felini. Sollecitato anche il Comune per avere un’area in affitto.

’Colonia cristiana’ è a rischio A maggio lo sfratto esecutivo "Senza una sede chiuderemo"

Di acqua, sotto i ponti, ne è passata parecchia: le battaglie a Montiscendi, quando ignoti delinquenti facevano strage di mici, il trasloco sull’Aurelia, di fronte al Conad, l’aggressione dello scorso luglio e lo sfratto incombente che ora sta per diventare esecutivo. A maggio la “Colonia cristiana“ dovrà lasciare la sede lungo la statale e senza un altro luogo in cui portare i gatti la chiusura sarà inevitabile.

L’associazione, tra le prime colonie feline a nascere nel territorio comunale (si parla di svariati decenni fa), ha individuato due terreni in zona Montiscendi, del valore rispettivamente di 70mila e 120mila euro. "Rivolgiamo un appello alla città – scrive la presidente Dina Lazzerini – affinché tutti, dai privati alle banche, ci consentano di acquisire un terreno in cui trasferire le casette di legno. Chiaramente gli sponsor che chi ci daranno una mano avranno ampia visibilità. Allo stesso tempo confidiamo in una risposta del Comune a cui ci eravamo rivolti mesi fa per prendere un’area in affitto". Allo stato attuale la “Colonia cristiana“ può contare su diversi iscritti, di cui una quindicina volontari attivi, e circa 70 gatti di età compresa tra 6 e 25 anni. "Sarebbe un peccato concludere un’iniziativa di lunga data – conclude – dopo tutto quello che abbiamo fatto per togliere dalla strada i randagi. Ricordo il massacro a Montiscendi, quando vennero uccisi 50 gatti su 180, fino all’aggressione lo scorso luglio da parte di tre uomini, quando ci ho rimesso un dente e 3.700 euro di danni alla macchina. I comuni pagano l’Asl per cani e gatti randagi, mi auguro che ci consentano di proseguire l’attività". L’ufficio patrimonio, come spiegano dal Comune, sta cercando il terreno più idoneo sebbene sia un’operazione che richiede tempo.

Daniele Masseglia