Caso Dentix: "Finanziamenti da annullare"

Secondo l’Adusbef sono un centinaio i pazienti versiliesi che hanno pagato l’intervento odontoiatrico senza ottenere la prestazione

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Potrebbero essere un centinaio i clienti della clinica Dentix coinvolti nella repentina chiusura delle sede viareggina, in via Cesare Battisti. Rimasti con un lavoro odontoiatrico pagato, magari anche iniziato ma non finito. Qualcuno anche con un finanziamento accesso, con un buco nel sorriso e senza neppure la possibilità di poter ritirare la propria cartella clinica per terminare il lavoro da un altro professionista.

"Sì, in Versilia questa storia potrebbe coinvolgere un centinaio di clienti, che nella maggior parte dei casi si erano rivolti a Dentix per mettere un impianto" conferma Eva Pecchioli, responsabile dell’Adusbef di Massarosa. Impegnata a raccogliere le testimonianze delle persone coinvolte, "il nostro obiettivo – dice – è muoverci attraverso reclami, sia verso Dentix che verso le finanziarie coinvolte, per arrivare all’annullamento dei finanziamenti e alla restituzione delle somme versate per gli interventi mai eseguiti o inefficaci".

Siamo solo all’inizio, ma in tanti hanno cominciato a farsi sentire anche chiedendo supporto legale. Per recupare i soldi e le cartelle cliniche da questo colosso d’argilla. "Per il momento si sono le persone che si sono rivolte a noi erano legate a Dentix per interventi tra i 2.500 e i 5.000 euro. A loro è stato proposto di aprire un finanziamento per coprire le spese delle cure, quindi si ritrovano con le rate da pagare e i lavori a metà o in alcuni case addirittura non ancora iniziati". Pecchioli ha provato a chiamare i numeri di riferimento delle varie sedi Dentix in Toscana, "Ma parte un nastro registrato, non risponde nessun operatore e alla fine la linea cade". Ha quindi tentato con la sede centrale del gruppo, a Milano: "Mi hanno risposto che il numero era sbagliato e che quell’utenza non aveva nienta a che fare con il gruppo Dentix". La responsabile dell’Adusbef è riuscita però ad entrare in contatto con un dentista che lavorava in collaborazione con la sede viareggina: "Anche lui - conclude Pecchioli – attende di essere pagato da Dentis per i suoi servizi, da febbraio non ha più visto un euro".

La questione arriverà anche in consiglio regionale: "Vista la gravità della situazione – dice la consigliera leghista Elisa Montemagni – ho predisposto un atto che mercoledì verrà discusso in assemblea, in cui chiedo, tra l’altro, che la Regione si attivi col Ministero della Sanità per cercare, quantomeno, di limitare i danni".

mdc