
Carolina dal teatro al debutto nel cinema
Dalla Versilia a Roma, New York, Londra. Carolina Gonnelli, nata a Pietrasanta, con costanza ha sconfitto anche il Covid che ha bloccato il mondo dello spettacolo per due anni. A marzo il primo film, ‘Il cacio con le pere’ girato in Toscana nel 2019, diretto e interpretato da Luca Calvani, con Geppi Cucciari e Gianluca Gori, alias Drusilla Foer dopo le anteprime di Prato e Firenze a marzo sarà distribuito in tutta Italia.
Come arrivi alla recitazione?
"Dopo l’adolescenza a Viareggio e il diploma al ‘Chini’ di Camaiore mi sono trasferita a Firenze per studiare al Progeas, Progettazione e gestione imprese di arte e spettacolo. Avevo iniziato a recitare a 12 anni nel Piccolo teatro della Versilia di Federico Barsanti, esperienza fondamentale. Dopo la laurea mi trasferisco a Roma dove lavoro e frequento master e workshop. Da lì spettacoli teatrali, cinema e serie tv. La tensione che avevo nelle interrogazioni liceali e negli esami universitari non l’ho mai avuta nei provini".
Quali le tappe della carriera?
"Dopo gli spettacoli scolastici degli inizi, molto formativi, c’è stato il music hall con Mara Mazzei con cui mi sono avvicinata a ballo e canto. Ho debuttato in teatro nel 2017 a Firenze. Ero una delle più giovani della compagnia proseguendo a Roma con le commedie inglesi adattate al nostro Paese, ‘Che disastro di commedia’ e ‘Che disastro Peter Pan’, bloccata dal Covid, è stata in cartellone per un mese nel 2021. Sono stata a New York, dove avevo vinto una borsa di studio, per perfezionarmi. Nel 2021, ho partecipato alla serie tv inglese ‘Hotel Portofino’, ambientata sulla riviera ligure, un secolo fa, e distribuita nel mondo, in Italia da Sky. A gennaio di quest’anno ho recitato in ‘Amici per la pelle’ film tv di Pierluigi Di Lello che sarà trasmesso ad aprile".
Cosa riserva il futuro?
"Da ottobre a dicembre sono stata a Londra dove con la Brexit tutto è più difficile, per lo spettacolo è unica. Vorrei proseguire sull’asse Roma-Londra, puntando non tanto a lavorare con grossi nomi, quanto a imparare cose nuove, cosa che faccio anche con lo spettacolo di carnevale che portiamo ai bambini delle scuole di Roma".
Giulio Arnolieri