GAIA PARRINI
Cronaca

Cammela e il gruppo delle mamme con la comicità di Chiara Anicito

Stasera alle 21,30 alla Versiliana va in scena la più famosa casalinga siciliana diventata virale su Internet

Stasera alle 21,30 alla Versiliana va in scena la più famosa casalinga siciliana diventata virale su Internet

Stasera alle 21,30 alla Versiliana va in scena la più famosa casalinga siciliana diventata virale su Internet

È la mamma siciliana più famosa del web, “Cammela“, che, diventata virale sui social, con uno sguardo simpatico e sincero sull’essere madri, arriva, interpretata e ideata da Chiara Anicito, anche lei mamma, e attrice, nella vita reale, stasera alle 21,30, sul palco “Romano Battaglia“ del Festival La Versiliana.

Chiara, com’è nato il personaggio di Cammela?

"Ho cominciato scherzando, facendo il primo video “Sono Cammela, mamma di Santino“ per la mia famiglia perché ironizzavamo sulle mamme che nelle chat inviano audio lunghissimi. Le mie sorelle lo hanno girato nelle chat delle loro scuole e ha fatto il giro del mio paese, Paternò. Così ho pensato che, forse, c’era del potenziale, e ho cominciato sul web, scrivendo e ricercando le battute".

La sua passione per il teatro, invece, com’è nata?

"Già da piccola, organizzavo spettacoli sotto casa. Sentivo forte la passione, e un giorno, avevo 13 anni, arrivò come una manna dal cielo nel mio paese, dove non c’era né cinema né teatro, una scuola di musical. Sono entrata e ho cominciato a studiare, con l’obiettivo di fare i provini in accademia, e per questo, a 19 anni, mi sono trasferita a Milano".

E il passaggio dal palco ai social, com’è stato?

"Per il teatro puoi studiare, ma per il web non c’è una scuola, impari facendo e analizzando i profili di chi è in alto. Man man ho capito il linguaggio, come poteva essere più realistico rispetto al teatro. Mi chiedo sempre cosa fa ridere, mi interrogo e cambio continuamente".

Cos’ha Cammela di Chiara, e cosa no?

"Cammela ha un’ingenuità e uno sguardo puro che io ho avuto per tanto, preso da mia madre, che infatti, dico sempre, è una “Cammela“ reale. Ma che ho perso da quando ho cominciato a lavorare e avere bambini. Sono diversa come mamma, utilizzo lei per raccontare anche le cose che non mi piacciono e i comportamenti assurdi dell’educazione di oggi".

È stata la prima donna in 34 edizioni a vincere il Premio Charlot. Com’è essere donne nell’ambiente comico?

"Bello, dal punto di vista dell’accoglienza, ed essendo in poche siamo collaborative tra di noi. A volte c’è un pregiudizio facile, da parte degli uomini, che le donne facciano meno ridere di loro. E il fatto di fare gli spettacoli sold out, come donna, è una soddisfazione doppia, perché dimostra che non è così".

Cosa direbbe alle già mamme, e a quelle future?

"La prima cosa che si pensa è che mamma ci si nasce e si sa tutto. Ma io credo che sia importante leggere, capire, informarsi e confrontarsi con figure professionali. Perché, quello della mamma, è un lavoro difficile".