Risolto il giallo della Lecciona: quello è il corpo di Michele

Il trentenne sparì nel settembre 2014 e fu ripescato in mare

Le operazioni di recupero del corpo rinvenuto in mare. Ora si è saputo che era di Lagorio

Le operazioni di recupero del corpo rinvenuto in mare. Ora si è saputo che era di Lagorio

Viareggio, 28 maggio 2016 -  CI SONO voluti un anno e mezzo di indagini e di riscontri con il Dna per dare un volto e un nome al giovane trovato morto in mare davanti alla spiaggia della Lecciona il 16 settembre del 2014. Uno dei tanti misteri della Versilia che adesso giunge a soluzione. Quel corpo irriconoscibile era quello di un giovane viareggino di 30 anni, Michele Lagorio, un ragazzo con qualche problema alle spalle, deceduto per annegamento. Ieri pomeriggio la sua triste e dolorosa vicenda è giunta finalmente alla fine. I genitori hanno potuto piangerlo e dargli una sepoltura al cimitero comunale.

IL CORPO di Michele venne avvistato da una motopesca al rientro in porto che avvertì la Capitaneria che provvide al recupero della salma. Era in evidente stato di decomposizione e perciò irriconoscibile. Indossava soltanto un costume da bagno e non si è mai capito in quali circostanze è avvenuto il decesso. Le indagini condotte dalla poliziaa con l’ausilio delle risoltanze dell’autopsia, esclusero che quel giovane avesse subito violenza. La morte è stata sostanzialmente accidentale

Ma chi era quel giovane? Gli uomini del commissariato di polizia e della Capitaneria presero in esame alcune denunce di scomparsa fatte non solo in Versilia. Venne scoperto che pochi giorni prima, il 12 settembre, i genitori di Michele Lagorio avevano denunciato la scomparsa del figlio allora trentenne. Ma la morte – visto il livello di decomposizione del corpo – potrebbe risalire anche a qualche giorno prima. Gli esperti della polizia scientifica fecero tutti i riscontri del caso, permettendo di circoscrivere il campo a 2-3 nomi. Ma per arrivare a un’identificazione certa era necessaria la prova del dna. C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine i risultati sono arrivati da Roma. E hanno tolto ogni dubbio. Le autorità hanno così potuto informare i genitori e comunicare loro l’esito degli esami. Effettivamente il loro figlio scomparso dal settembre del 2014 era quel giovane trovato senza vita in mezzo al mare.