Caccia ai finti agenti. La coppia dello scooter ha fallito l’ultimo colpo. La vittima è fuggita

L’uomo e la donna l’avevano affiancata a un semaforo a Forte dei Marmi. Il pensionato, compreso che era una truffa, è riuscito a seminarli. Nel fine settimana casi analoghi a Torre del Lago e Massarosa.

Stava percorrendo il lungomare sulla sua vistosa auto d’epoca. Quando, all’altezza di Forte dei Marmi, è stato affiancato da una coppia in scooter: si è accorto di essere seguito, ha cercato di seminarli e ha ritrovato i due a Tonfano. Qui gli hanno intimato di fermarsi in un luogo più appartato esibendo un tesserino da carabinieri. Ma la vittima – un sessantenne dandy molto noto in Versilia – ha capito che i due non la raccontavano giusta, e che erano sicuramente interessati all’orologio Cartier d’epoca che aveva al polso. Da lì il colpo di genio: ha piantato l’auto in mezzo al lungomare nel punto più affollato di Tonfano e ha iniziato ad alzare la voce protestando per il ’braccaggio’ insistente della coppia di sconosciuti. Che, vedendosi gli occhi addosso dei troppi passanti, a bordo del T Max è fuggita via.

"È avvilente uscire per distrarsi e ritrovarsi in questa situazione – racconta il diretto interessato – ero ad un semaforo a Forte dei Marmi e sono stato affiancato da due persone a bordo del T Max che cercavano di attaccare bottone chiedendomi informazioni sulla mia auto e cose del genere. La capote era completamente aperta e avevo i due proprio vicini: alla guida un ragazzo e dietro apparentemente era una donna ma avevano entrambi il casco integrale. Quando sono ripartito mi sono accorto che questi mi stavano dietro. Al semaforo successivo mi hanno chiesto dove stessi andando, e laconicamente ho risposto: ’A casa’. Hanno continuato a seguirmi e a quel punto ho imboccato una traversa interna. Non se lo aspettavano, hanno invertito la marcia e li ho trovati ancora dietro". Paura e nervosismo hanno iniziato a salire e il sessantenne ha pensato di tirare dritto in direzione del punto più affollato di Tonfano.

"Una volta arrivato in mezzo alla gente – spiega ancora – ho finto di telefonare e loro mi hanno affiancato ancora una volta chiedendomi quanto costava l’auto. A quel punto gli ho urlato che non dovevano seguirmi: il ragazzo ha tirato fuori un tesserino asserendo di essere un carabiniere. Ho protestato e mi sono piantato in mezzo ai tanti turisti. In tutto quel caos i due si sono dileguati".

La descrizione della coppia è la stessa riferita in altri casi di truffe, purtroppo andate a segno. L’ultima ha visto involontario protagonista un anziano uscito dal cimitero di Massarosa che sempre domenica ha trovato i due sedicenti carabinieri sullo scooter e ha consegnato loro il portafogli dopo che gli hanno chiesto di controllare i documenti. Stessa modalità di azione alcuni giorni prima: stavolta è stato un 73enne a dare ai due anelli e catenina d’oro pensando che fossero esponenti dell’Arma. Si moltiplicano i casi di truffe messe in atto dai due giovani. Le forze dell’ordine sono a caccia della coppia che, evidentemente, si sta spostando sul territorio della Versilia.

Francesca Navari