Bullismo, cyberbullismo e revenge porn. Sono alcuni dei temi trattati ieri mattina al teatro Jenco nell’incontro organizzato dai carabinieri di Viareggio e che ha visto la partecipazione di alcune classi delle scuole medie Jenco e dell’istituto superiore Piaggia. Fascia d’età dai 13 ai 17 anni. Un’iniziativa che rientra in un progetto di prevenzione rivolto alle scuole del territorio, che nelle scorse settimane ha toccato anche i comuni di Massarosa, Pietrasanta e Forte dei Marmi.
Durante la mattinata il capitano Marco Colella ha esposto i rischi e le conseguenze di questi comportamenti. "Il bullo non è ansioso o insicuro — ha ricordato il capitano — ma è forte del consenso degli spettatori. È un vigliacco per definizione". Un atto crudele, la definizione data una ragazza, interpellata sull’argomento. Che si avvale della connivenza di un "bullo gregario", che si aggrega al bullo per non essere bullizzato. Un ruolo non da poco viene svolto anche dagli "spettatori", che decidono di non agire. Altro punto, i "falsi miti". E’ stato evidenziato come il bullismo non rappresenti una "ragazzata", ma possa incidere in maniera notevole sulla crescita dei ragazzi, quindi dei loro coetanei, con effetti a breve e lungo termine. Tra i primi rientrano sintomi psicosomatici, nei secondi depressione, comportamenti autodistruttivi e ritiro sociale. Attenzione rivolta anche al ruolo della vittima, che è nella maggior parte dei casi "prudente, sensibile, tranquilla. Tende a isolarsi ed è poco pratica nello sport", da quanto emerge dalle slide proiettate dai carabinieri. Anche a detta dei ragazzi, è più facile che venga aggredita proprio per la sua sensibilità. O perché appare un po’ diversa per degli aspetti fisici. Ai giovani è stato comunque ricordato che la "vittima non è sola e che il bullo può essere isolato". Sono stati non a caso ricordati i numeri cui rivolgersi in caso d’aiuto, il 114 (emergenza infanzia) e il numero WhatsApp 348 7987845.
Rilevanza anche al tema del revenge porn. Un reato che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede. L’analisi è partita da un fatto di cronaca, il suicidio di Tiziana Cantone, la giovane napoletana che nel 2016 si è tolta la vita dopo che sue immagini hot erano state diffuse sulla rete. Agli studenti è stato fatto presente quanto sia punito anche chi distribuisce e diffonde immagini o video a contenuto sensuale senza il consenso dell’interessato. Notevole la partecipazione degli studenti che sono intervenuti con domande e risposte a ciò che veniva loro chiesto. Non una lezione frontale ma un’interazione tra loro e il capitano. "Il bullismo è un tema che ci è stato chiesto dalle insegnanti — ha dichiarato Colella — La nostra è un’opera di informazione e prevenzione, un richiamo alla legalità". Che ha salutato i ragazzi con un invito: "La differenza la fate voi". Sul finire dell’incontro c’è stata anche la presenza del sindaco Del Ghingaro. Sempre in tema di prevenzione, nelle ultime settimane sono stati organizzati dai carabinieri incontro rivolti agli anziani per tutelarsi dalle truffe online.