MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Belvedere, 200 giorni per rinascere Sono partiti i lavori di riqualificazione

Allestito il cantiere delle polemiche. Il sindaco: "Alle inutili chiacchiere noi rispondiamo con i fatti"

Belvedere, 200 giorni per rinascere  Sono partiti i lavori di riqualificazione
Belvedere, 200 giorni per rinascere Sono partiti i lavori di riqualificazione

di Martina Del Chicca

Duecento giorni. È il tempo che (sulla carta) separa Torre del Lago dall’inaugurazione del suo rinnovato Belvedere. Arrivati sulle sponde del Massaciuccoli con la ruspa, le transenne e i box prefabbricati, ieri mattina gli operai della ditta edile Co.ge.co. – che si è aggiudicata l’appalto dei lavori di riqualificazione per circa un milione e mezzo di euro– hanno cominciato ad allestire il cantiere più chiacchierato di sempre. Sarà infatti l’impresa di Casalgrande a dare corpo all’idea dello Studio Pucci di Viareggio, aspramente contestata dal sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che dopo aver bloccato il progetto (definito "una spianata per elicotteri"), ha imposto dei correttivi – per la tutela dei ’pilastrini’, delle panchine, dei lampioni e per la valorizzazione della statua in bronzo del maestro – e recentemente, agli “Incontri del Principe“, ha anche annunciato un controllo costante su tutte le fasi di lavoro "affinché tali prescrizioni vengano rispettate". Delegando le ispezioni a Mauro Pardini. Ma "Alle tante inutili chiacchiere – replica a distanza il sindaco Giorgio Del Ghingaro sulla sua pagina Facebook –, noi rispondiamo con i fatti". E "i fatti", come dice il primo cittadino, sono riassunti in un cronoprogramma che dovrebbe riconsegnare alla città il Belvedere di Torre del Lago, fatto e finito, per il 23 marzo. "Mah, speriamo bene..." borbotta un pensionato arrivato puntuale, in bicicletta, per la classica perlustrazione.La prima fase dell’intervento è dedicata esclusivamente agli scavi e alla posa dei nuovi sottoservizi: già da oggi comincerà la scarificazione del vecchio asfalto, con la rimozione degli arredi e poi delle alberature, a cui seguirà la posa di nuove fognature, della nuova a rete idrica, elettrica, telefonica... Per rendere l’intervento meno impattante, e dunque mantenere parzialmente fruibile il Belvedere, l’area è stata mappata e suddivisa in 4 zone; da novembre gli operai cominceranno ad intervenire dalla “zona A“, ovvero quella residenziale sul fronte meridionale, dove sarà abbattuta la terrazza per costruire un salottino panoramico, su un solo piano in linea con tutto il Belvedere. Poi salteranno nella “zona D“, ovvero quella settentrionale che affaccia sul Gran Teatro, e proprio a ridosso del porticciolo; e a fianco delle due banchine per l’attracco dei barchini sarà ricollocato, con una nuova struttura in acciaio, il chiosco che serve da bar e da negozio di souvenir e che attualmente si trova di fronte alla villa di Puccini. Dopo la pausa per le festività natalizie (con 11 giorni di sospensione dei lavori) a gennaio toccherà alla porta d’ingresso del Belvedere (Zona C), per proseguire a fine mese con la zona centrale e l’area pedonale frontelago (Zona B). Da qui scomparirà il parapetto che segna il confine tra la terra e il Massaciuccoli, che sarà sostituito da scalinate a sfioro, come usa nei laghi del Nord Italia. Gli storici pilastrini, che sorreggono le ringhiere ormai logore e arrugginite, saranno rimossi e sistemati in un nuovo spazio per conservare la memoria del Belvedere che fu. La matrice del progetto è il disegno a quadrati (di 18x18) dell’ampio spazio pavimentato,scandita da una fascia di pietra di Trani con finitura “bocciardata” di color crema che andrà ad interporsi alla pavimentazione dominante, costituita da conglomerato cementizio prodotto da sabbie e ghiaie estratti dalle cave. L’intero sistema sarà costituito essenzialmente da due direttrici: la prima accompagna l’osservatore che proviene dal Viale Puccini e lo conduce all’approdo. Questo percorso sarà caratterizzato da un piccolo canale scavato nella pavimentazione per la raccolta dell’acqua piovana che conduce sulla piazza e si conclude con un ampio camminamento pedonale in legno di Azobè. L’altra direttrice, invece, collegherà idealmente e visivamente il Parco della Musica con il Parco della Villa Orlando e il compendio del Parco Massaciuccoli.