
Bar chiede risarcimenti per ben 200 mila euro
Ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune da parte del Bar Marilena di Lido di Camaiore: una causa da 200.000 euro. Dieci anni fa fa il titolare, Massimo Biancalana, imprenditore che si era impegnato anche in politica con il centrosinistra, era stato assolto con formula piena da un’accusa penale per abuso edilizio. La questione verteva sulla facile rimozione in ambito demaniale, analogamente ai manufatti frealizzati dagli stabilimenti balneari. Nessun abuso, aveva sancito per Biancalana il Tribunale di Lucca. Ma la storia è andata avanti in sede amministrativa con il ricorso, seguito dall’avvocata Elisa Vannucci Zauli, che aveva adito il Tar contro il Comune che non aveva soddisfatto le ragioni del Biancalana. È invece di questi giorni la delibera che consente al sindaco Marcello Pierucci di costituirsi in secondo grado davanti al Consiglio di Stato. Biancalana sostiene che la scala costruita nella struttura del bar ristorante è stata realizzata legittimamente. Il nuovo ricorso punta ad ottenere il risarcimento dei danni subiti dall’imprenditore per tutte le lungaggini sopportate a causa delle eccezioni e dei rifiuti da parte del Comune contro le sue richieste ed opere. La realizzazione in deroga della scala esterna di accesso al fabbricato di proprietà della Biancalana Sas ha rappresentato una spina nel fianco dell’imprenditore ed è stata l’oggetto principale delle azioni giudiziarie. Il sindaco Pierucci, per conto del Comune, ha deciso di resistere contro l’ultima richiesta di 200.000 euro di risarcimento.
I.P.