"Avanti coi green pass ma niente obbligo"

La ministra Gelmini al Caffè della Versiliana ha indicato le linee guida del Governo su riforme ed economia

Mariastella Gelmini, ministra per gli affari regionali e le autonomie del Governo Draghi, è stata l’ultima ospite al Caffè della Versiliana. Rispondendo alle domande di Cristina De Domenico, ha elogiato frequentemente il presidente Draghi "su come egli sappia condurre il Paese in queste fasi decisive per il nostro futuro". La Gelmini, appena presa la parola, ha detto di essere appena arrivata da Cernobbio dove ha partecipato al Forum Ambrosetti, luogo dove "si dettano le regole finanziarie e economiche", sottolineando di essere "venuta volentieri qui alla Versiliana perché so che ci sono molti milanesi...".

Anaiizzando le priorità del Paese, ha rilevato che "abbiamo 9 punti in meno sul Pil e ben 130mila vittime per la pandemia. Ora c’è voglia di riscatto e dobbiamo utilizzare i 230 miliardi dell’Europa per ammodernare la governance del Paese. Abbiamo già fatto la riforma della giustizia penale e nel contempo registriamo una crescita al 6%. Il ministro Brunetta sta lavorando molto alla riforma della pubblica amministrazione". Quanto al reddito di cittadinanza, la ministra ha risposto che "non è una passeggiata confrontarci con il Pd e i 5 Stelle, ma vedremo di fare una sintesi. L’Italia ha investito 170 miliardi nella crisi sanitaria, e l’abbiamo gestita con resilienza anche politica, e il reddito così com’è non crea lavoro". Alla ripresa dei lavori politici, "andrà fatta la legge sulla concorrenza per tutelare le imprese e lavorare per il funzionamento dei servizi pubblici, concessioni e trasporti. E poi la riforma del fisco con il progetto del presidente Berlusconi sulla flat tax, delega fiscale, abolizione Irap. Entro il 2026 dobbiamo fare 56 riforme. Con l’autorevolezza di Draghi, stiamo lavorando bene, in Europa e nel mondo".

Infine la pandemia: "Forza Italia è per la scienza e quindi per i vaccini e il green pass, del quale però io non auspico l’obbligo. Abbiamo il dovere di vaccinarci per raggiungere come Paese almeno l’85% della popolazione. Brunetta vuole fare vaccinare obbligatoriamente i dipendenti pubblici agli sportelli. Alla riapertura delle scuole ci sarà un inevitabile aumento dei contagi ma lo sapremo gestire. I No Vax sono pochi e non bisogna dargli peso".

Walter Strata