E’ stata richiesta l’autopsia sul corpo di Renato Sancredi l’ex giocatore del Seravezza calcio stroncato da un malore improvviso a soli 50 anni. L’uomo infatti pare che non soffrisse di alcuna patologia, col cuore forte da sportivo, eppure ha accusato un dolore ed è stata inutile la corsa all’Opa. L’esame autoptico servirà dunque a fare chiarezza sulle cause del decesso.Da tempo abitava lungo l’Aurelia a Ponterosso e dalla moglie Federica ha avuto tre figli che erano il suo grande orgoglio: Virginia, Alessandro 19 anni, che milita nella juniores
nazionale del Seravezza e Gianmaria, 21 anni, studente universitario preso in prestito dalla Lunigiana Pontremolese. Quel talento sportivo ereditato dai figli aveva mantenuto Renato sempre all’interno delle dinamiche
del Seravezza Calcio, quella
realtà che era ormai una seconda famiglia. Tanto che i dirigenti sono rimasti fortemente colpiti da questa repentina scomparsa e molti di loro ricordano ancora il suo talento col pallone.
Cresciuto nelle file dei verde azzurri dal settore giovanile, negli anni Ottanta e Novanta si è imposto come terzino sinistro di livello, tanto da essere ingaggiato dal Torino tra i migliori elementi del momento.
Roberto Sancredi ha svolto l’attività di infermiere per molti anni per poi fare l’artigiano e avviare un proprio laboratorio di produzione di vasi in terracotta e ceramica. I funerali sono ancora da fissare ma potrebbero svolgersi venerdì a Forte dei Marmi