Automedica, no alla soppressione. Il consiglio comunale si oppone

Accolta la petizione di circa 400 cittadini per evitare la sostituzione del servizio con ambulanza infermieristica

Automedica, no alla soppressione. Il consiglio comunale si oppone

Automedica, no alla soppressione. Il consiglio comunale si oppone

Un fermo ’no’ – con approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità – del consiglio comunale alla soppressione dell’automedica sul territorio. L’ultima assise ha così di fatto sancito la richiesta della petizione popolare attraverso la quale quasi 400 cittadini hanno sollecitato il sindaco a intervenire per scongiurare l’ipotesi di sostituzione con un’ambulanza con infermiere. Grande soddisfazione da parte degli ex consiglieri comunali Riccardo Erra e David Marcucci che si sono prodigati affinchè la tematica fosse conosciuta e condivisa tra la cittadinanza facendosi promotori della raccolta di firme.

"Ribadiamo con rinnovato entusiasmo – evidenziano entrambi – l’impegno civico assunto affinchè nessuno possa pensare di ottenere “risparmi” a danno dell’incolumità o della salute dei cittadini". La notizia di una nuova organizzazione dei soccorsi è stata confermata a gennaio proprio dall’Azienda Usl Toscana nord ovest che ha ribadito di essere impegnata a garantire un servizio di emergenza urgenza adeguato in tutti i territori aziendali, grazie anche all’integrazione con gli altri servizi territoriali e ospedalieri. In sostanza contemplando anche un incremento delle ambulanze infermieristiche, "in linea con l’evoluzione della figura dell’infermiere, caratterizzata oggi da una specifica autonomia e responsabilità professionale, che consente l’adozione già in fase pre-ospedaliera di percorsi diagnostico terapeutici avanzati". Precisando poi che "l’obiettivo resta sempre, in generale, quello di garantire la copertura delle località con più di 1.000 abitanti entro 8 minuti".

Il paventato stop all’automedica ha fatto partire la petizione per sollecitare il consiglio comunale "a prendere una decisa posizione di contrarietà e di farsi portavoce nelle sedi competenti affinchè questa sclta scellerata voluta dall’Asl Nord Ovest, venga rivista". "Riteniamo che la presenza del medico a bordo dell’ambulanza – era il tono della raccolta di firme – andrebbe ripristinata, così come l’automedica è di fondamentale importanza e può salvare in molti casi vite umane. Non si fanno scelte che portano sì al risparmio di costi ma responsabilizzano in modo improprio la figura dell’infermiere e mettono a rischio la vita umana". Una richiesta discussa e accolta dal consiglio comunale che si è dunque schierato in modo chiaro e forte per preservare il servizio sul territorio comunale.