Allora è un vizio: terza macchina "spiaggiata" a Forte dei Marmi

Ancora un episodio dopo quelli di cui ha parlato tutta Italia. L’imprudenza commessa da tre giovani turisti veneti, rimasti a dormire nell’auto

Forte dei Marmi, 11 settembre 2022 - Va a finire che entrare in spiaggia a Forte dei Marmi con la macchina passerà alla storia come la moda dell’estate 2022. Scherzi a parte, è successo davvero, per la terza volta in poco più di un mese. Tre giovani turisti veneti, di 22 anni, venerdì sera hanno voluto salutare l’ultimo giorno di vacanza con un incontro ravvicinato con il mare. Troppo banale farsi una passeggiata: meglio la più comoda macchina. E così, a bordo di un Alfa Romeo Mito scura, hanno imboccato il passo a mare che costeggia l’ex discoteca “Midhò“ e che separa i bagni “La Pace“ e “Paradiso al mare“, zigzagando tra gli ombrelloni de “La Pace“ per poi fermarsi sulla battigia per godersi la vista del mare. Senza più uscirne, però.

L’insabbiamento è stato quasi istantaneo, inutile schiacciare l’acceleratore a tavoletta né andare in avanti o in retromarcia. Qualcuno ha notato il trambusto è ha avvertito la polizia, arrivata in spiaggia in piena notte. Ma per i tre giovani, che non alloggiavano da nessuna parte e si erano portati dietro sacchi a pelo e fornelletti del gas, non è rimasto che schiacciare un pisolino fino all’indomani. E’ stato il personale dello stabilimento, intorno alle 8, a trovarli mentre ancora dormivano, due nei sedili davanti e il terzo sdraiato dietro. Poi è arrivata la pattuglia della polizia municipale, a cui la polizia aveva nel frattempo passato la pratica, con gli agenti che hanno chiesto l’intervento del carroattrezzi. Scelta poco saggia, perché il mezzo ha rischiato di fare la stessa fine dell’Alfa Romeo. A metterci una pezza è stato il trattore che ogni anno viene impiegato per la rimozione del lavarone e per altre operazioni di pulizia lungo l’intero arenile fortemarmino. Disavventura finita, i tre giovani se la ricorderanno a lungo e la racconteranno agli amici. Chiaramente facendo i conti con la legge: aver violato il Codice della navigazione, l’accesso non autorizzato sul demanio è costato una sanzione di 300 euro. "Li abbiamo svegliati noi – racconta Franco Petroni, titolare dello stabilimento – ma l’auto era piantata le ruote giravano a vuoto. Hanno provato a far leva su tappetini e pali di legno, tutto inutile". Scrivendo così il terzo capitolo di una saga cominciata il 4 agosto con il Range Rover entrato a tutta velocità al bagno “Piero“, facendo danni ma non alle persone, e il giorno successivo con il suv di un turista neozelandese al bagno “Trieste“, anche in quel caso senza feriti.