Il compagno le regala una macchina, lei perde il diritto alla casa popolare

Entro sessenta giorni la donna dovrà lasciare libero l’alloggio in cui da qualche tempo convive L’uomo, che è separato dalla moglie, è un dipendente comunale proprio del settore sociale

La donna ha perso il diritto alla casa popolare (Foto archivio)

La donna ha perso il diritto alla casa popolare (Foto archivio)

Viareggio, 15 marzo 2023 –  Ha perso la casa per un regalo del compagno. Protagonista della storia – o vittima, a seconda dell’angolazione da cui si guarda la vicenda – è una cittadina viareggina regolarmente residente in una casa popolare di proprietà del Comune e gestita dall’Erp. Poco meno di 59 metri quadri in cui la signora, negli ultimi anni, ha costruito la sua vita. Una vita che, a quanto è stato possibile ricostruire, ultimamente si è arricchita di un amore, quello del suo nuovo compagno, un uomo con una separazione alle spalle.

Sembrava che tutto andasse per il verso giusto, almeno finché il Comune non ha effettuato le dovute verifiche sulla situazione patrimoniale della donna, dalle quali è emerso che non era più in possesso dei requisiti per la fruizione dell’alloggio di edilizia pubblicaIl motivo è che, nel frattempo, la donna è divenuta proprietaria di un’auto con delle specifiche che non rientrano nei parametri ‘consentiti’ per godere di un alloggio pubblico. Detto in soldoni: casa popolare e macchinone, insieme, non vanno d’accordo. Che poi, macchinone fino a un certo punto: l’auto in questione ha una potenza di 88 Kw, quando per regolamento non si dovrebbero sforare gli 80. Facendo qualche ricerca, si scopre che si tratta di macchine di una discreta qualità, ma non certo di auto da super ricchi.

In tutto questo, la beffa è che l’auto sarebbe solo nominalmente di proprietà della donna: in realtà, ad acquistarla sarebbe stato il suo nuovo compagno, de facto padrone della macchina, e che tuttavia avrebbe deciso di intestarla alla donna in uno slancio d’affetto. Fatto sta che quel nome sull’atto di proprietà è costato caro. Le verifiche sono iniziate circa un anno e mezzo fa, nell’estate del 2021. Alla donna sono stati dati 30 giorni per presentare una giustificazione scritta, ma nei termini previsti non ha prodotto documenti.

L’ufficio casa l’ha sollecitata nuovamente a maggio del 2022 per informarla della decadenza in corso, e per chiederle di verificare una volta in più se sussistessero gli estremi per farle perdere il requisito: in sostanza, se la macchina fosse sempre lì. La donna ha finalmente risposto solo ai primi di giugno, dieci mesi dopo l’avvio del procedimento di decadenza. Ma pochi giorni dopo, il Comune le ha comunicato di non poter accogliere le motivazioni esposte nel suo scritto. E così, due giorni fa, è arrivato l’epilogo, con la firma sull’atto che certifica la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio popolare, che adesso la donna dovrà lasciare entro 60 giorni. Non solo. Ad aggravare ulteriormente la vicenda è che il compagno, autore del regalo, è un dipendente comunale, proprio del settore sociale.