SERGIO IACOPETTI
Cronaca

Addio a Aurelio Bonuccelli, anima carnevalara. Fu l’ispirazione della Canzonetta

Ex idraulico e grande sportivo, stava per compiere 96 anni. Il ricordo commosso del figlio Alessandro. Con Bemi e Lombardi aveva dato vita al gruppo mascherato "Festa a bordo" negli eventi rionali

Aurelio Bonuccelli

Aurelio Bonuccelli

Viareggio, 12 gennaio 2024 - Il Carnevale e l’intera Viareggio hanno perso un loro intramontabile figlio. Alla vigilia delle 96 candeline (il compleanno sarebbe stato proprio ieri) se ne è andato Aurelio Bonuccelli, storica figura del Carnevale, del Rione Vecchia Viareggio e di una Viareggio che non c’è più.

Se ne è andato, volere del destino, a poche ore dal suo compleanno, ma quello stesso destino gli ha permesso di salutare seneramente dal letto di casa, in via Indipendenza al quartiere Campo d’Aviazione, i suoi più cari affetti, il figlio Alessandro ed i nipoti Luca e Leonardo, che amorevolmente lo stavano accudendo e di cui andava orgogliosamente fiero. La famiglia Bonuccelli è un vero simbolo di Viareggio; una famiglia che per Viareggio ha sempre dato e fatto molto ed Aurelio, nato in via Machiavelli, ne era il capostipite e portabandiera. Idraulico di mestiere, ma sportivo Carnevalaro con la C maiuscola per vocazione. Un vulcano di idee, di bontà e simpatia. Per quasi tre lustri era stato il presidente del Comitato Carnevale Vecchia Viareggio, ma è tutto il mondo del Carnevale che lo piange. Amava la marcia, ma era stato anche calciatore in gioventù, difendendo la porta del Camaiore con bravura, tanto da esser stato selezionato per la Rappresentativa Giovanile che partecipò alla neonata Coppa Carnevale del 1949.

"Babbo - ricorda Alessandro – è stato un esempio ed una fonte di ispirazione per me e, sono sicuro, per tanti amici che si sono avvicinati al mondo del Carnevale. Tante scenette riproposte sul palco, ai tempi del Festival dei Rioni o della Burlamacco 81, erano, in un certo senso, ispirate da lui; da lui che, senza malizia alcuna, era la simpatia fatta persona. Assieme agli amici Carlo Bemi ed Enrico Lombardi aveva dato vita al gruppo mascherato ’Festa a Bordo’ che animava le prime feste rionali e da lì è partito tutto".

"Amava andare in bicicletta e correre, fino a che il fisico glielo ha concesso – ricorda ancora Alessandro –, e seguiva Viareggio in tutto e per tutto. Ho iniziato a vedere le partite del Cgc e quelle del Viareggio Calcio per merito suo". Anche per i nipoti Luca e Leonardo ’Nonno Aurè’ è stato un mito: "Un maestro di vita con il sorriso sulle labbra". Oggi, alle 14,30 alla chiesa di Santa Rita, si svolgeranno i funerali, dopodiché il feretro sarà sepolto, con l’amata moglie Sandra e l’altro figlio, Lelio, al cimitero comunale.