Assenza di medici, le frazioni si ribellano

Il comitato paesano di Valpromaro: "Oltre 400 persone si sono ritrovate improvvisamente in grave difficoltà per avere assistenza"

Assistenza sanitaria nei paesi: parte la lotta dal basso con la mobilitazione delle frazioni. Il 2023 è iniziato per il nostro territorio con una seria preoccupazione per tutta la popolazione delle colline che sentono il dovere di porre all’attenzione di tutta l’opinione pubblica, dei rappresentanti istituzionali e di chi da vicino e con ruoli ufficiali può intervenire, il dovere di correggere la grave situazione che si è determinata. Il pensionamento di un medico di medicina generale, a riposo con la fine del 2022, ha aperto ad esempio per le Seimiglia il problema dell’assistenza sanitaria di prossimità.

“Circa 400 persone, anziani, malati cronici, interi nuclei familiari, si sono trovati nella necessità di dover scegliere un nuovo medico fra quelli ancora in grado di ricevere assistiti - recita la nota del Comitato di Valpromaro, guidato da Alfonsa Toti - Una scelta non semplice visto l’esiguo numero di professionisti convenzionati nell’ambito territoriale di riferimento. Una scelta poi compromessa dall’impossibilità di poter beneficiare di una costante assistenza medica di prossimità. E’ stato subito chiaro infatti che nessuno dei professionisti attualmente convenzionati nell’ambito territoriale di riferimento (composto dai comuni di Viareggio, Camaiore e Massarosa), si sarebbe reso disponibile per attivare un ambulatorio nella zona collinare di Camaiore”.

Si allontana così dai cittadini un presidio fondamentale e irrinunciabile, un vero e proprio diritto di cittadinanza il cui venir meno produce gravissimi squilibri sociali, aumentando le fragilità territoriali e in particolare dei più anziani e dei meno autonomi. “Ciò che sta accadendo nel nostro territorio e non solo qui ha radici profonde e viene da lontano. Mancano i medici - proseguono i cittadini - Ne formiamo pochi e ne specializziamo sempre meno, visti gli sbarramenti introdotti in ingresso alla facoltà di medicina e successivamente all’avvio dei percorsi nelle scuole di specializzazione. Non fanno eccezione i medici di medicina generale, i medici di famiglia, anch’essi non più così numerosi.

I cittadini delle Seimiglia promuovono la mobilitazione di tutte le comunità delle frazioni allo scopo di sostenere alcune fondamentali richieste: la Regione Toscana e la Asl inseriscano il territorio delle Seimiglia fra le zone carenti indicando la necessità di stabilire un ambulatorio nello stesso territorio e aprendo tale possibilità ai medici convenzionati; la Regione e la Asl introducano da subito regole per le quali sia garantita la presenza delle prestazioni ambulatoriali anche nei territori rurali.