
L’architetto Bruno Ulisse Viviani è il progettista della nuova via Mazzini, a capo di un pool di ingegneri e architetti
"Sì, devo dire che via Mazzini è diventata adesso proprio come me l’ero immaginata". L’architetto Bruno Ulisse Viviani era a capo dell’equipe di architetti e ingegneri che ha progettato la nuova strada. E ieri mattina, insieme a tutta la giunta comunale e numerosi consiglieri comunali ha partecipato anche lui al taglio del nastro della strada, inaugurata dopo oltre un anno di lavori che hanno impegnato le ditte appaltatrici e gli operai spesso anche nei giorni festivi. "È una grande emozione per tutti noi. Oggi – dice – provo una grande soddisfazione. Innanzitutto ringrazio il sindaco e l’assessore Pierucci per avermi coinvolto in questo progetto ambizioso per un’opera assolutamente strategica. E’ giusto anche nominare gli altri tecnici dello staff: gli architetti Enrico e Guido Bascherini, l’ingegner Gianmarco Bina, l’ingegner Massimo Tarabella, il perito tecnico Roberto Gonnelli con i quali abbiamo lavorato in continuo contatto con gli uffici comunali. Credo che oggi regaliamo alla città una nuova Passeggiata, un elegante collegamento non solo stazione-mare, ma anche con l’area pedonale attorno al mercato di piazza Cavour. D’accordo con l’amministrazione comunale, abbiamo realizzato un progetto che privilegia i pedoni, ora questa è una strada che avvicina Viareggio alle città più moderne, che privilegiano concetti diversi nel concepire e riorganizzare gli spazi nei centri urbani". Una grande attenzione è dedicata ai dettagli materici; i marmi i cordoli, il recupero delle acque superficiali, le ghiere delle essenze arboree. Anche i fondi delle pavimentazioni della ciclopista e della strada sono stati accuratamente valutati: la strada carrabile prevede una cromia tradizionale mentre la parte dedicata agli stalli è di color terra realizzata attraverso l’impiego di asfalto natura. I tempi di realizzazione sono stati lunghi. "Abbiamo dovuto fare una vasta opera di risanamento dei sottoservizi. Abbiamo ricostruito tutto il tessuto che corre sotto la strada e su cui ora non dovremo più mettere mano".
Anche l’assessore ai lavori pubblici Federico Pierucci sottolinea l’importanza dell’aver ricostruito di sana pianta i sottoservizi, luce, acqua, gas, fognature bianche e nero, compreso gli allacci con ogni residenza e attività commerciale. "Adesso – spiega l’assessore – non dovremo più metterci mano per i prossimi 20-30 anni. Anche la corrente elettrica è stata interrata, mentre prima viaggiava attraverso fili sospesi. Questo ci ha permesso di poter installare gli eleganti lampioni che assicurano un’illuminazione migliore rispetto a quella che c’era prima. Adesso la gente si dovrà abituare a un nuovo concetto di vivere questa strada che è stata pensata per ciclisti e pedoni, per fare delle passeggiate e fare shopping".
Per questo già a partire da oggi quando sarà installata la segnaletica verticale, saranno introdotte significative novità. A iniziare dall’introduzione del limite dei 30 orari su questa strada per passare dall’installazione di dissuasori che impediranno in futuro alle auto di montare sui marmi dei marciapiedi, macchiandoli e deturpandoli. L’amministrazione comunale ha anche intenzione di curare quotidianamente la strada. Per questo ha già affidato a due ditte la manutenzione ordinaria. Una si occuperà espressamente del verde e delle aiuole che ospitano le varie essenze arboree. L’altra invece si prenderà cura proprio dei marmi provvedendo alla pulizia e lucidatura periodica dei marciapiedi. Come richiedono tanti residenti della strada, saranno potenziati anche i controlli con una pattuglia di agenti della polizia municipale dedicata alla via Mazzini. Controlli che saranno effettuati anche in orario serale nel periodo estivo per evitare la sosta selvaggia.
Va da sé che sono stati persi – o meglio sacrificati – numerosi posti auto sull’altare della sostenibilità e della vivibilità. Va da sè che compito dell’amministrazione comunale sarà quello di individuare delle alternative adeguate sia per i residenti del centro che per i lavoratori e i turisti più o meno occasionali. Ma questa è tutta un’altra partita che sarà giocata sul tavole del nuovo piano della mobilità.
pdg