Arrivano i turisti, è allarme rosso "Non sono stati sostituiti i pensionati In estate il sistema non reggerà"

La Fials torna a denunciare le annose carenze del sistema sanitario: "Ci rivolgeremo al Prefetto" "Il piano di integrazioni per la stagione? Prevede solo 9 ulteriori infermieri. Servono altre 50 unità".

di Daniele Mannocchi

"Siamo al disastro più totale". L’estate è alle porte, come ogni anno la popolazione della Versilia si prepara a lievitare e triplicheranno gli accessi al pronto soccorso. Al Versilia, però, si continua ad andare avanti a ranghi ridotti. Con quali conseguenze, è tutto da vedere. Ne parliamo con Daniele Soddu del sindacato Fials, che da anni denuncia le carenze del sistema sanitario.

Che fotografia possiamo scattare del territorio versiliese?

"Siamo messi male. A breve arriveranno i turisti e ancora non c’è un piano di assunzioni che preveda rinforzi all’interno del presidio ospedaliero e territoriale. In questi giorni abbiamo avuto un tavolo di confronto con l’azienda ed è stato presentato un report con le integrazioni estive. Sai quanti infermieri arriveranno? Nove. Al pronto soccorso saranno tre... quando allo stato attuale ne mancano altrettanti. Che rinforzo è? Tra l’altro, senza un territorio che possa fare da filtro. L’unica soluzione che hanno escogitato è di mettere le guardie mediche a sostegno del pronto soccorso".

Siamo tanto sotto organico?

"Non è stato coperto il turnover 2022. Non è stato coperto il turnover per la prima parte del 2023. In pratica, per un anno e mezzo chi è andato in pensione non è stato sostituito. Tra medici, infermieri, oss, amministrativi e tecnici, le carenze superano le cento unità. Solo di personale infermieristico mancano tra le 40 e le 50 unità".

Come si muove il Fials?

"Ora analizzeremo gli ultimi dati e poi valuteremo se porre la questione all’attenzione del prefetto. La battaglia vera è per le assunzioni: ci sono reparti dove non si riesce più a gestire i turni. E a breve partiranno le ferie, col risultato che chi rimane al lavoro dovrà coprire anche i colleghi. Il ricorso alle prestazioni aggiutive sta lievitando: qualche anno fa, si spendeva un milione e mezzo; ora siamo su un impegno di spesa che sfiora i dieci milioni".

Abbia pazienza, ma di fronte a una situazione di questo tipo, perché non si assume?

"Di fatto, la Regione ha avocato a sé le assunzioni perché hanno un buco di bilancio disastroso. A livello regionale, siamo tutti sulla stessa barca. Noi lo avvertiamo di più perché abbiamo dei picchi di accesso incredibili nella stagione estiva".

Se l’ospedale piange, la sanità di territorio non ride...

"Il territorio è abbandonato a se stesso. Si parla di investimenti del Pnrr, ma ad oggi non abbiamo nulla in mano. Non solo: anche se riuscissero a ristrutturare queste nuove di forme di organizzazione, poi chi ci andrebbe a lavorare, visto che già ora manca il personale?".

Cui prodest?

"Chi si trova di fronte ai problemi della sanità, per forza di cose è costretto a rivolgersi al privato. E con la scusa dei problemi che ci sono, si continua a esternalizzare. A fine maggio è toccato ai Cup di Camaiore, Querceta e Pietrasanta. Risultato? Prima si lavorava fino alle 15,30; ora, col servizio appaltato, vanno via a mezzogiorno. Quindi non si parli di qualità".