Tra le novità di quest’anno, ci sono un paio di ritocchi alle cucine tradizionali del rione. Il treno della ’Trabaccolar Cooking’ assumerà una conformazione differente, per snellire ulteriormente le file ai fritti. Inoltre, il menu si rinnova con un piatto storico che saluta, il cacciucco, e due new entry pronte a stupire, il guazzetto di mare e la paste alle acciughe bianca.
Ma la rivoluzione principale riguarda la rinnovata attenzione alle intolleranze alimentari. Fino ad oggi, il Carnevaldarsena non ha potuto garantire che gli alimenti scelti dai fruitori non venissero "contaminati", ad esempio da farine o crostacei. "Ma quest’anno abbiamo deciso di lanciare un progetto sperimentale con l’Unione italiana celiaci – spiega il consigliere Guido Bertellotti – che ha una forte e radicata presenza in Versilia. Abbiamo sempre detto con la massima franchezza di non poter assicurare che i piatti non venissero ’contaminati’ anche solo da un pugno di farina svolazzante. Ma avendo a cuore il tema delle intolleranze, abbiamo deciso di attrezzare uno spazio di quattro metri per due, di fronte alla farmacia di via Coppino, con l’idea di servire panini e bevande adatti ai celiaci. Forse proveremo a fare anche il fritto, ma trattandosi del primo anno bisogna capire se ci sarà la possibilità di assorbire i volumi di una festa come la nostra. E magari, chissà, per il futuro potremo provare a lavorare con la farina di riso. Ci piacerebbe poter acconterare tutti i nostri amici – conclude Bertellotti – ma abbiamo un problema di spazi e non è semplice allestire delle strutture dedicate, in cui ritagliare percorsi ad hoc".