Ancora due medaglie per Nari: "Quest’anno voglio puntare a quota 60"

Ancora due medaglie per Nari: "Quest’anno voglio puntare a quota 60"

Ancora due medaglie per Nari: "Quest’anno voglio puntare a quota 60"

La favola di Fabio Nari si colora di argento e bronzo come le due nuove medaglie conquistate domenica all’atteso evento internazionale "Due Giorni del Mare", che si è svolto a Marina di Massa per il nono anno consecutivo. Si tratta dell’ennesima soddisfazione per il ciclista disabile pietrasantino di 53 anni, rimasto vittima nel 2005 di un brutto incidente lungo via Capriglia a cui seguì un lungo calvario. Dall’emiparesi alla parte sinistra del corpo ai numerosi interventi chirurgici ai tendini, fino al recupero al 70% della gamba sinistra a differenza purtroppo del braccio, rimasto paralizzato. Poi, nel 2010, la rinascita con l’inizio dell’attività agonistica in sella al suo triciclo e con il costante sostegno della moglie Rossella (nella foto con il marito durante i festeggiamenti di domenica) e del figlio Gabriele, e un palmarès incredibile fatto di ben 57 medaglie.

Con la cronometro di domenica nella categoria paralimpica, effettuata indossando la maglia del suo team “Peppe Molè“ di Catania, il suo albo d’oro è salito infatti a 27 medaglie d’oro, 22 d’argento e 8 di bronzo. "Anche stavolta non è stato per niente facile – racconta Fabio dalla sua abitazione di vicolo San Biagio dopo aver effettuato il consueto allenamento quotidiano – in quanto ho dovuto vedermela con corridori molto più giovani di me. Un risultato per me incredibile, soprattutto in un periodo in cui ho dovuto sostenere mia moglie per problemi di salute che sta affrontando con tanta forza. Queste medaglie le dedico a noi due e alla nostra passione e caparbietà che ci sta consentendo di raggiungere risultati impensabili. Sono felicissimo: quest’anno – conclude – vorrei raggiungere quota 60 medaglie, sento che posso farcela". Bravo e di esempio per gli altri: come già successo alle medie “Pea“ del Marzocchino, Nari stamani andrà a Ponsacco per raccontare agli studenti la sua storia fatta di cadute e di riscatto.

d.m.