"Anche con le discoteche chiuse il Coronavirus circola lo stesso"

Il disc Jockey si è ammalato un mese fa: "E’ una lotta, sono stato malissimo e sarà ancora lunga. Fate i tamponi"

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Ha rischiato di morire per Covid. E’ lui stesso a renderlo pubblico sul suo profilo Facebook, con la la faccia avvolta in un respiratore attaccato all’ossigeno in una camera dell’Ospedale Versilia di Lido di Camaiore. Il dj della tendenza anni ‘90 e poi patron e disc jockey del Frau Sparkling Club sullla Marina di Torre del Lago Stefano Noto annuncia tramite i social la sua lotta, dopo venticinque giorni, contro il Coronavirus.

“Voglio essere un esempio per il mondo della notte – racconta - dimostrando che nonostante i locali siano chiusi dallo scorso agosto, il virus c’è ancora. Ed io l’ho preso un mese fa”. Dove, non ne è certo, anche se Noto sospetta di essersi contagiato a una cena. Il deejay, oggi gestore del discobar Logico in Darsena, se l’è vista brutta e ora lancia un appello: “Con questo virus non si scherza e chi la prende alla leggera deve capire che non è una sciocchezza. Non m’importa di pubblicare foto dove non ho una buona cipria, perché purtroppo di dimissioni non ne ne parla nemmeno lontanamente. Voglio che si sappia che il Covid è una brutta bestia e colpisce tutti. Nel 2020 non mi sono fatto mancare niente, ma ora sono qua a dirvi di non sottovalutare la pandemia. Un ringraziamento speciale è per il personale del Versilia: dottori, infermieri e oss sono persone speciali, veri angeli per dedizione. Che ci assistono ogni giorno. Ogni giorno, purtroppo, ci sono morti ma fortunatamente anche guarigioni. Fatevi tutti il tampone, grandi e piccoli, e non sottovalutate il Covid-19. Il virus esiste ed è pericoloso”.

D.P.