
Ambulanti in difficoltà. Il Comune tende la mano. Sconto sul suolo pubblico
Il Comune tende la mano ai venditori ambulanti in difficoltà. Nei giorni scorsi, la giunta ha approvato una modifica alle tariffe dell’occupazione del suolo pubblico che si tradurrà, a partire da gennaio, in uno sgravio per i commercianti stimato attorno al 20 per cento, e forse anche qualcosa di più. Con questa mossa, l’amministrazione conta di mettere a segno un duplice risultato: da un lato, soccorrere i commercianti che fanno sempre più fatica a tenere la testa oltre la linea di galleggiamento; dall’altro, cercare di attirare nuove figure nei mercati del territorio, che ad oggi risultano mezzi vuoti.
"Abbiamo avuto una serie di incontri con i rappresentanti degli ambulanti che con grande preoccupazione sono venuti a comunicare le difficoltà incontrate per pagare il suolo pubblico dei mercati rionali – spiega l’assessore al commercio Fabio Zinzio –; questo ha fatto scattare un campanello d’allarme. Già nel 2020, con il Covìd, i problemi del tessuto locale sono esplosi: e negli anni successivi abbiamo dovuto registrare la riconsegna delle licenze e diverse lamentele, legate al fatto che alle circostanze attuali certi commercianti sarebbero stati costretti a cessare l’attività".
Difficile far finta di nulla. "Abbiamo fatto tutte le opportune verifiche con gli uffici – continua Zinzio – e con mille difficoltà dovute alla procedura di dissesto che è tutt’ora in corso, siamo riusciti a modificare alcune aliquote e ridurre così il canone per l’occupazione del suolo pubblico, che si traduce in un 20-23 per cento in meno. Con questo provvedimento speriamo di riuscire a mantenere intatti i mercati che abbiamo, e di convincere le persone che non vengono a fare mercato da noi a procarci".
I tre mercati rionali di Massarosa si trovano nel capoluogo, a Stiava e a Piano di Mommio. A Massarosa, i posti occupati sono 28 su 37 (escludendo quelli riservati ai produttori e ai disabili); a Stiava 8 su 16 e a Piano di Mommio 2 su 8. "Il primo va un po’ meglio, mentre gli altri sono al di sotto delle proprie possibilità. Il problema è che perdere i mercati significa svuotare ulteriormente i nostri paesi. I mercati portano gente, movimento e fanno lavorare anche tutte le altre attività che si trovano nelle aree limitrofe".
Le modifiche, come detto, entreranno in vigore dal primo gennaio. "Abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso – assicura Zinzio –: avremo un gettito inferiore per ogni commerciante, ma si tratta comunque di un danno inferiore rispetto alla possibilità di coinvolgere più gente. L’importante è uscire con le voci di entrate e uscite in pareggio, per la questione del dissesto. Se i commercianti pagano meno, ma sono di più, contiamo di riuscire a compensare. In questo momento non si poteva fare di più: in futuro vedremo".
Daniele Mannocchi