Allegrucci va dove lo porta il cuore. Un bimbo nel mare mosso di oggi

Carri di Prima categoria Il tre volte vincitore si ispira alla Tamaro e affronta le incertezze dell’adolescenza. Il baby esploratore alto 7 metri oscilla e si alza in piedi su una valigia alla deriva tra le ondate gigantesche.

Allegrucci va dove lo porta il cuore. Un bimbo nel mare mosso di oggi

Allegrucci va dove lo porta il cuore. Un bimbo nel mare mosso di oggi

Vincere per la terza volta consecutiva e portare a 4 le vittorie complessive? Iacopo Allegrucci non lo dice, ma forse il carro di prima categoria "Va’ dove ti porta il cuore" è d’augurio. “Non mi sento il favorito – premette Jacopo, che ha già trionfato con ‘Biancaneve’, ‘Il sognatore’ e ‘Una storia fantastica’ – però so che il pubblico si aspetta sempre qualcosa di particolare da me. Col genio della carpenteria Gabriele Galli anche stavolta abbiamo studiato dei movimenti particolari”.

Il tema rimanda al libro di Susanna Tamaro e parla dell’adolescenza. “Ho pensato anche ai miei figli – spiega Allegrucci – Ancora piccoli sembrano essere impazienti di prendere la loro strada, ma la fretta è spesso foriera di insidie, meglio attendere e seguire ciò che ti dice il cuore”. Sul carro un bambino, di 7 metri, vestito da esploratore col cappellino da aviatore e cannocchiale in mano, se ne sta accasciato su un’enorme valigia basculante (dimensioni 5x4 metri) e, nonostante il poco equilibrio, prova ad alzarsi in piedi per scrutare il suo orizzonte.

“Il movimento particolare – sottolinea il carrista – sta nel fatto che si mette in piedi, nonostante le difficoltà e le incessanti ondate che lo circondano”. Oltre al movimento rotatorio della valigia, ci saranno ben 11 onde di mare tempestoso in moto opposto. Dietro la figura centrale il relitto di una nave, di cui restano solo poppa e prua, ma con tre arpie dal corpo di pesce: “Le tentazioni subdole della vita” che cercheranno di ammaliarlo. “Muoveranno occhi, bocca, sopracciglia e pinne. Per una costruzione ricca di movimenti”, assicura il costruttore.

A corredo ben 200 maschere, 70 sul carro vestite da mare, e 130 a terra con abiti simili al bambino. Delle 3 coreografie studiate da Marco Pierini, una vede le maschere alzare al cielo 6 palloncini a forma di cuore. “Sarà allora che il bambino guarderà lontano attraverso il binocolo, perché seguirà il suo cuore”, conclude Allegrucci. La canzone ufficiale, intitolata come il carro, è scritta da Massimo Domenici che la canta, e da Simone Simonini. Fanno parte della squadra Allegrucci: Vittoriano (padre di Jacopo), Michelangelo Francesconi e Alessandro Vanni.

Sergio Iacopetti