Alle urne per eleggere il successore di Del Ghingaro nella primavera del 2026. Tale slittamento era nell’aria da tempo, ma adesso una circolare del Ministero dell’interno detta una linea per la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige che potrebbe valere anche per tutte le altre regioni. Nella circolare diffusa ieri pomeriggio a firma del capo dipartimento si chiarisce che nella finestra temporale ordinaria compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno del 2026 si voterà nei Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020, che è il caso specifico di Viareggio. I Comuni che invece avevano votato nel secondo semestre del 2021 il voto slitta alla primavera 2027.
Il Ministero dell’Interno ha voluto emanare questa circolare (la numero 83 del 2024) dopo che erano stati posti da più parti d’Italia diversi quesiti sulla data del rinnovo elettivo delle amministrazioni comunali che, inconseguenza della crisi pandemica da Covid 19 e per effetto di specifiche normative d’urgenza, hanno vitato nel 2020 e nel 2021 oltre la finestra temporale ordinaria 15 aprile-15 giugno, e che vedranno quindi cadere il termine della consiliatura nel secondo semestre del quinto anno del mandato. Come appunto Viareggio, visto che si votò all’epoca, proprio per il covid a settembre 2020. All’epoca venne stabilita la data delle elezioni, ma non il termine della consiliatura. "Appare necessario – si legge nella circolare – richiamare per le Regioni a statuto ordinario la disciplina statale sulla durata dei mandati elettivi e sui tempi di rinnovazione degli organi. A tale riguardo – anche secondo il parere dell’Avvocatura dello Stato – si ritiene torni ad applicarsi la disciplina ordinaria del 1991 con i i risvolti pratici che discendono dalle previsioni in esso contenuta, qualora appunto il mandato quinquennale degli organi scada nel secondo semestre: e cioè la proroga del mandato fino alla primavera dell’anno successivo".
Di qui la conclusione che i Comuni che hanno votato nel secondo semestre 2020 tornino alle urne nella primavera del 2026.