Alberto Veronesi: "Raccontate di Puccini, maestro pop e originale"

I campionati di giornalismo promossi da La Nazione sono importanti per i giovani appassionati di scrittura e ricerca di notizie. Il Comitato Puccini auspica che i ragazzi si appassionino alla storia del Maestro e ricostruiscano la sua avventura musicale. Puccini ha sempre avuto fiducia in se stesso e ha dimostrato di essere superiore ai suoi colleghi compositori. Il Comitato Puccini augura buon lavoro ai ragazzi, lasciando al pubblico il giudizio finale.

Alberto Veronesi: "Raccontate di Puccini, maestro pop e originale"

Alberto Veronesi: "Raccontate di Puccini, maestro pop e originale"

I campionati di giornalismo promossi dal quotidiano La Nazione "sono particolarmente importanti perché rivolti a quei bambini e ragazzi che hanno una passione per il giornalismo, quindi per la scrittura e per la ricerca di notizie utili a ricostruire un fatto di cronaca, di storia o di costume, o creatività". E l’auspicio del maestro d’orchestra Alberto Veronesi, quale presidente del Comitato per le Celebrazioni di Giacomo Puccini, "È che i ragazzi possano appassionarsi alla storia del Maestro, che possano visitare i luoghi dove è nato e vissuto, cercando di ricostruirne la sua avventura musicale. E magari affrontare alcuni temi quali la “vocazione popolare” di Puccini, cioè la propensione del Maestro ad adattare le scoperte anche più innovative del linguaggio musicale alla sensibilità e al gusto delle persone comuni, o la sua “originalità”, cioè il sapore inconfondibile di ogni sua melodia. Alcuni momenti particolarmente significativi e curiosi della sua vita sono legati alle sue prime opere: per esempio il fatto che Le Villi, sua prima opera, oggi ritenuta un capolavoro, non venne nemmeno menzionata al Concorso Sonzogno 1883, nonostante che il Maestro di Puccini, Amilcare Ponchielli, lo avesse invitato a partecipare e fosse il presidente della giuria! Perché? C’era qualcosa sotto? Puccini non si perse d’animo, cercò dei sostenitori e fece rappresentare privatamente l’opera al Teatro dal Verme di Milano qualche mese dopo. Il pubblico in delirio lo richiamò sul palcoscenico ben….12 volte. Puccini ha dovuto confrontarsi spesso con altri compositori suoi contemporanei, ma non ha mai avuto dubbi sull’essere superiore ai colleghi, aveva infatti una incrollabile fiducia in se stesso: la sua Manon Lescaut è del 1893, quella di Jules Massenet è del 1884, indovinate quale ebbe piu successo? Identica cosa con La Bohème di Puccini e di Leoncavallo eseguite rispettivamente nel 1896 e nel 1897. Cosa disse Puccini del suo collega e amico? “Egli musichi, io musicherò. Il pubblico giudicherà”. Dunque, dal Comitato Puccini, giungano i migliori auspici di buon lavoro ai ragazzi:”Voi scrivete, gli altri scrivano, il pubblico giudicherà!”"