Al via il progetto ’Phusicos’ per la tutela del Lago

Si mettono in campo soluzioni innovative e naturali. L’iter è finanziato dall’Ue. con un milione e mezzo

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Si è tenuto nei giorni scorsi sul lago di Massaciuccoli il primo sopralluogo per verificare l’avvio dei lavori previsti dal progetto ’Phusicos: according to nature’, finanziato dall’Unione Europea con un milione e 425mila euro. Il progetto, che prevede soluzioni ’green’ per mitigare il rischio idrogeologico e migliorare la qualità dell’acqua, nasce con l’obiettivo di dimostrare l’efficacia di soluzioni basate sulla natura per rafforzare i delicati sistemi ambientali del comprensorio del Massaciuccoli.

Tra le strade da battere si prevede l’impiego dei ’buffer strips’, ossia aree vegetate inserite ai margini dei campi coltivati per limitare l’erosione del suolo e migliorare la qualità complessiva dell’acqua. Una soluzione che si pensa possa essere decisiva per evitare che le acque dilavanti dalle coltivazioni arrivino nel lago cariche di sostanze inquinanti come nitrati e fosfati. Un intervento, quello dei ’buffer strips’, che prevede anche un sistema di monitoraggio innovativo con sonde installate nei capifossi per monitorare in continuo i parametri dell’acqua come temperatura, conducibilità, ossigeno disciolto, Ph, solidi disciolti e torbidità.

Al sopralluogo hanno preso parte Massimo Lucchesi, segretario dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale e i due agricoltori proprietari delle due aree in cui sono realizzati gli interventi, Claudio Gioia e Cesare Studiati Berni. Per l’Università di Pisa, c’erano i professori Monica Bini e Roberto Giannecchini del Dipartimento di Scienze della Terra e il professor Nicola Silvestri di Scienze Agrarie. Presente anche Franco Giacomelli dell’azienda Nexman, start-up che si occupa di progettare e installare le sonde che costituiranno il sistema di monitoraggio continuo.

"Grazie a Phusicos, con semplici interventi a impatto zero sul territorio e con la messa a punto e l’uso di sistemi di monitoraggio innovativi, si dà avvio a una nuova fase dell’attività dell’Autorità, in cui la pianificazione di bacino viene sperimentata sul campo attraverso l’attuazione di misure di Piano – spiega Lucchesi –; i prossimi anni ci vedranno sempre di più impegnati in attività di questo tipo".