"Accogliente, vivibile e sostenibile" Borzonasca e la Pietrasanta futura

Una giornata con il candidato del centrosinistra. Dal centro all’incontro con i volontari della Misericordia

"Accogliente, vivibile e sostenibile"  Borzonasca e la Pietrasanta futura

"Accogliente, vivibile e sostenibile" Borzonasca e la Pietrasanta futura

di Tommaso

Strambi

Alvaro e Gina si conoscono da una vita. Lui ha oltre 90 anni, ma un fisico e una testa da far invidia un trentenne. Gilet blu, maglioncino tono su tono e viso abbronzato. Lei è decisamente più giovane, ha fatto l’insegnante di francese per moltissimi anni. Si avvicinano a Lorenzo Borzonasca, candidato sindaco di tutto il centrosinistra (dal Pd ai 5 Stelle, passando per Sinistra Ecologista) e ai suoi collaboratori (Gianmarco Simonetti, Luca Nannizzi, Claudia Dinelli, Lara Giannini), mentre siamo seduti a prendere un caffè al Michelangelo in piazzetta Giordano Bruno. Il busto del filosofo, scrittore e frate domenicano - finito al rogo, il 17 febbraio 1600, dopo la condanna del Tribunale dell’Inquisizione per le sue posizioni eretiche -, ci scruta ieratico dalla parte opposta della piazza. Ma loro non se ne accorgono neanche. "Saremo in pochi ma siamo forti", esordisce Alvaro Pesetti. Quando parla sembra di sentire Mario, il bagnino inventato da Giorgio Panariello. "Noi siamo la Pietrasanta storica", le fa eco Gina che ricorda di quando da bambina tornava a casa da scuola con la sorella e "per non dispiacere al mio babbo camminavamo dall’altra parte della strada per evitare gli sguardi di Alvaro. E lui, quando ci vedeva arrivare, se la rideva. Era un bell’omino". Poi la vita li ha portati su strade diverse lei è andata all’Università e poi ha fatto l’insegnante di lingue, lui si è messo a lavorare e ha sposato ("una donna bellissima –dice con orgoglio – peccato non ci sia più"). Il dialogo prende il filo dell’amarcord. Borzonasca e la sua squadra li guardano con ammirazione. Poi ripassano insieme le persone da contattare. Il mantra del più giovane candidato sindaco di questa tornata è recuperare voti e votanti. Così si sono divisi le ventisette sezioni e stanno battendo a tappeto strada per strada "per recuperare la maggioranza che al primo turno ha disertato i seggi". Il loro è un gruppo giovane. Hanno tutti tra i 25 e i 40 anni, sono liberi professionisti (ci sono gli avvocati, gli architetti, gli spin doctor e il giovane laureando in fisica), scrollano i telefonini. Fissano gli appuntamenti, organizzano e pianificano le strade e le frazioni dove andare ad incontrare i cittadini. Finito di bere il caffè, si parte. Destinazione Tonfano. A una settimana dall’avvio della stagione turistica il punto prelievi è chiuso e le ambulanze della Misericordia rischiano di rimanere senza benzina e assicurazione per colpa di un decreto di pignoramento che è andato a colpire "i beni più facilmente aggredibili", ovvero i conti correnti della Confraternita. "Stamani abbiamo letto sul giornale – raccontano Stefano Forno e Caterina Acci – che il sindaco Giovannetti dice che in una settimana “gli uffici disporranno quanto necessario a trasferire il pignoramento sull’immobile che, seppur tardivamente, il commissario della Misericordia Iacolare, ha indicato“". "Accadrà davvero?", chiedono i due volontari al candidato del centrosinistra. "Mi sembra un’auspicio che non tiene conto della realtà", osserva Borzonasca. "Anche perché – aggiunge – non è il Comune ad aver chiesto il decreto, ma l’Agenzia delle Entrate. E i tempi sono sicuramente più lunghi". Come conferma anche l’avvocatessa dei Borzonasca boys. Stefano e Caterina hanno il volto preoccupato, raccontano di come tra i volontari dell’associazione ci sia chi ha aperto il proprio portafoglio personale per fare benzina ai mezzi o pagare l’assicurazione. "Ma ora ci servono risposte chiare", fanno presente allo sfidante di Giovannetti. Il sistema dell’assistenza territoriale va rivisto. "E non è di competenza solo comunale – osservano – serve un confronto politico forte in Regione. Tra una settimana parte la stagione e già tanti turisti chiamano preoccupati di non trovare il servizio attivo". Borzonasca prende appunti, memorizza, parla dei fondi europei per le Case di Comunità ("e questa ne è proprio un esempio") e si impegna ad accogliere con urgenza le istanze se lunedì sarà eletto sindaco. "Ecco perché – ci spiega – serve una mobilitazione capillare come mai in passato non c’è stata. Pietrasanta è curata, si presenta bene, non ci sono scritte, gli asfalti sono stati rifatti negli ultimi due mesi, ma i problemi sono oltre le belle facciate. Dobbiamo dare un futuro di speranza soprattutto ai giovani". Come? "Con un gruppo di under 30 stiamo stilando un progetto di Pietrasanta 2050. Una città inclusiva, capace di generare opportunità per tutti e che non lascia nessuno indietro", risponde sicuro Borzonasca. E lui, il giovane candidato che ha saputo riunire sotto uno stesso tetto tutto il centrosinistra, vuole sfruttare il vento del rinnovamento: "Il nostro gruppo, anche se ha un’età media bassa, è pronto ad assumersi la responsabilità di governare Pietrasanta". Così, terminato l’incontro con i volontari della Misericordia, Borzonasca si sposta sulla spiaggia. Qui c’è un gruppo di surfisti diversamente abili. "Hanno un bellissimo progetto di inclusione – riconosce il candidato sindaco – . E la Pietrasanta che immaginiamo è questa: accogliente, vivibile e sostenibile". Il coraggio non gli fa difetto, vediamo se anche gli elettori glielo riconosceranno.