Donne vittime di violenza: nel commissariato di Foligno una stanza per le audizioni protette

Il questore Lamparelli: "Denunciare e intervenire prima del primo schiaffo: altrimenti potrebbe essere già tardi"

Il questore Lamparelli durante la cerimonia a Foligno

Il questore Lamparelli durante la cerimonia a Foligno

Foligno, 22 aprile 2024 - "Denunciare e intervenire prima del primo schiaffo: potrebbe essere già tardi quando il primo schiaffo c'è stato", è il messaggio del questore della provincia di Perugia Fausto Lamparelli, in occasione dell'inaugurazione della sala per le audizioni protette per le donne vittime di violenza. Lo spazio si trova all'interno del commissariato di polizia di Foligno: consentirà alle vittime di raccontare le loro storie di maltrattamenti in maniera del tutto riservata. 

Al taglio del nastro erano presenti tra gli altri anche il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, il direttore del Servizio centrale anticrimine Giuseppe Linares, la presidente nazionale dei Club Soroptimist Adriana Macchi e quella della locale Fondazione Cassa di Risparmio Monica Sassi. Un'attenzione immediata ai casi di violenza è stata invocata anche da Linares, "l'arresto successivo del violento non ci restituisce una donna morta". Il direttore del servizio anticrimine ha poi sottolineato l'importanza non solo di raccogliere le denunce e i racconti delle donne, ma anche di "interloquire con gli uomini, cercando così di neutralizzare la pericolosità dei loro gesti prima che il reato venga perpetrato".

La presidente Macchi ha invece ricordato che "le stanze protette che finora aperte in collaborazione con le forze dell'ordine sono 259. Luoghi - ha detto - che devono aiutare le vittime a uscire dalle spirali di violenza in cui sono finite". Un appello finale lo ha rivolto ancora il questore, che ha invitato a denunciare non solo le dirette interessante ma anche  coloro che sono a conoscenza di violenze e maltrattamenti, "Non possiamo voltarci dall'altra parte, altrimenti saremmo tutti complici qualora dovesse accadere qualcosa". La stanza delle audizioni è stata benedetta dal vescovo di Assisi-Foligno, Domenico Sorrentino.