
L’allenatore Vincenzo Cangelosi
I tifosi, dopo il blocco dei quattro mesi, potranno tornare a seguire il Perugia lontano dal Curi. E quest’anno, salvo qualche rara eccezione, le trasferte saranno anche abbastanza abbordabili. Basti pensare che ben 14 delle 19 città del girone distano dal capoluogo umbro meno di 257 chilometri (certo, di sola andata) e sono dunque raggiungibili in poche ore.
Le più vicine, ovviamente, sono le umbre Gubbio (55 km) e Terni (83), seguite a distanza ravvicinata dalle toscane Piancastagnaio (85) ed Arezzo (95) e dalla marchigiana Ascoli (148). Senz’altro abbordabili a livello chilometrico anche le trasferte in casa della laziale Guidonia Montecelio, che giocherà le prime sue gare casalinghe a Latina e poi potrà usufruire dello stadio cittadino, quello che visiterà il Perugia, visto che al debutto arrivano i laziali al Curi (170 km). Non è distante Forlì (175), più vicina Pesaro (140). Mentre Ravenna (185), Rimini (205), Pontedera (209), San Benedetto del Tronto (190) si attestano sui duecento chilometri.
Ma lo stesso si può dire per Livorno (240), Pineto degli Abruzzi (257), Carpi (300) e persino la ligure Sestri Levante (337 km) dove prenderà stanza la compagine piemontese del Bra almeno fino a ottobre-novembre (la trasferta del Perugia è prevista già alla seconda giornata, il 31 agosto).
Quindi Campobasso (370 km). Le due trasferte più lontane? Alessandria, che ospiterà le partite della Juventus Next Gen a 480 km da Perugia e ovviamente Sassari (520 km), quando per affrontare la Torres si dovrà volare o navigare.
Nel complesso, con certezza anche quest’anno il Perugia avrà quasi sempre un buon numero di tifosi al seguito.
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