Perugia, "Stadio Curi sofferente ma risplenderà. Colpito da siccità e caldo africano"

Matteo Giambartolomei di Umbraflor che si occupa della manutenzione del terreno di gioco: "Un anno fa siamo stati premiati, il problema si è rivelato tardi e il prato era introvabile. Subito gli interventi"

Il prato del Curi

Il prato del Curi

Perugia, 22 agosto 2022 - Il terreno del Curi sofferente, in condizioni preoccupanti, quello che si è presentato per la prima gara interna della stagione. Il Parma si è lamentato per le condizioni del terreno, anche il Perugia si è imbattuto nelle stesse problematiche. Ma cosa è successo al manto del Curi? Alla fine della stagione scorsa, il terreno di Pian di Massiano si è piazzato quinto tra i campi della B.

"Ma i primi quattro erano campi nuovi, quindi primo tra quelli non rifatti, nonostante questo sia un campo degli anni Settanta", spiega l’avvocato Matteo Giambartolomei amministratore unico di Umbraflor, l’azienda vivaistica che dal giugno 2021 si occupa della manutenzione.

Ma perché il Curi è in queste condizioni?

"Il terreno del Curi non è mai stato bello a settembre nelle prime giornate di campionato, figuriamoci ad agosto e con il caldo africano delle settimane passate. Due sono stati i fattori che hanno portato a questa situazione: il caldo sopra i quaranta gradi, l’enorme siccità e la scarsità d’acqua di cui ne è a conoscenza anche il Comune. Questo problema lo hanno avuto la metà dei campi di serie B e A".

Quali i prossimi interventi?

"Questa settimana verrà sostituita la zona di prato davanti la tribuna, la più compromessa. Dopo la partita con il Bari, verrà fatta una nuova semina come da programma, si rigiocherà il 10 settembre e dopo ci saranno tre settimane di stop durante le quali verranno fatto le lavorazioni richieste".

Gli interventi in agenda non potevano essere fatti prima?

"Abbiamo a che fare con la natura, i fattori sono diecimila, abbiamo chiuso la stagione passata con un terreno da applausi, non pensavo che il caldo e la siccità potessero bastonarci a questi livelli, tanto da fare una figura becera. Il fatto è che il nostro problema si è evidenziato tardi, per ultimi rispetto agli altri e per ultimi abbiamo cercato il prato, introvabile in Italia perché nel frattempo hanno rizollato mezza serie A e mezza B. Confido che per fine novembre avremo un Curi come a marzo-aprile della passata stagione. Lo riporteremo ad alti livelli".