
La famiglia Benni premiata dal sindaco
Città di Castello, 4 marzo 2024 - Arbitri in famiglia. Succede a casa Benni, dove su quattro componenti, esclusa la mamma, gli altri tre, papà e due figli indossano la divisa d’ordinanza con fischietto, cartellini, taccuino e cronometro.
Ogni fine settimana infatti, in coincidenza con le designazioni che vengono diramate dal Comitato Regionale Aia Umbria (Associazione Italiana Arbitri), papà Flavio, 54 anni, titolare di un noto negozio di calzature nel centro storico di Città di Castello, appassionato di calcio, i figli, Rossella, 22 anni, neo-laureata in tecniche di Laboratorio Biomedico con la votazione di 110 e lode ed Alessandro, 19 anni, studente universitario, dopo aver salutato la mamma, Silvana Esposito, borsone alla mano, salgono in auto per raggiungere gli stadi dove si svolgono le gare da dirigere, come arbitri o collaboratori, che gli sono state assegnate.
Un rituale familiare a dir poco inedito che ormai si ripete da qualche anno, anche il fine settimana scorso, che non è certo passato inosservato non solo per l’originalità a prima vista, ma per i valori e sani ideali di passione per lo sport e rispetto delle regole, tanto da meritare un riconoscimento ufficiale da parte del comune di Città di Castello.
“L’amministrazione comunale a Flavio, Rossella e Alessandro Benni famiglia di arbitri di calcio per l’esempio di lealtà, rispetto delle regole, dei valori etici e sportivi dentro e fuori dal rettangolo di gioco”, così recita la motivazione impressa nella targa che oggi allo stadio comunale “Corrado Bernicchi” è stata consegnata dal sindaco, Luca Secondi e dell’assessore allo Sport, Riccardo Carletti, alla presenza del presidente della sezione Aia di Città di Castello, Gabriele Magrini, per sugellare in maniera ufficiale una bella storia di vita quotidiana di sport e valori che la famiglia Benni rappresenta al meglio attraverso l’arbitraggio.
Il capo-famiglia, Flavio, è diventato arbitro nel 1988 attraverso i manifesti del corso Arbitri a Città di Castello ed ha deciso di provare. “Ho iniziato dai campionati giovanili, poi seconda, prima categoria, Promozione ed Eccellenza Umbra, poi sono transitato nell’organico nazionale in serie D dal 1997 al 2002, andando in tanti stadi e visitando le città più belle d’Italia. La gara più emozionante nel 1999 allo stadio Liberati quando ho fatto l’assistente nell’amichevole di serie A Ternana – Lazio che diventò poi campione d’Italia. Nel 2014 ho partecipato al Corso da Osservatore Arbitrale ed ora giro l’Umbria a visionare i giovani arbitri mettendo a disposizione la mia esperienza, ma non ho abbandonato il campo, infatti ancora arbitro qualche gara, faccio la visita medica agonistica ed i test atletici facendomi trovare pronto in caso di necessità come pochi giorni fa quando ho avuto il piacere di fare l’assistente in una gara di Promozione insieme a due colleghi che avevano l’età dei miei figli: la passione non ha età. Nella vita di tutti i giorni sono titolare del negozio storico di calzature (oltre 50 anni, tre generazioni) e seguo anche l’attività associativa dei commercianti, sono infatti vicepresidente del Consorzio Pro Centro (di cui sono stato uno dei 3 soci fondatori nel 2014) e rappresentante di Confesercenti Città di Castello".