SILVIA ANGELICI
Cronaca

Sposi stranieri stregati dall'Umbria: matrimoni & turismo vanno a nozze

Promosso il 'tour emozionale' riservato agli operatori russi

Scene da un matrimonio

Perugia, 31 marzo 2017 - Sono  in aumento le presenze legate al business dei matrimoni stranieri. Tanto che l’Umbria nella top-ten delle regioni più gettonate dagli sposi, risulta al terzo posto della classifica nazionale per fascino e offerta delle strutture. A scegliere di venire a sposarsi nella nostra regione non sono soltanto i vip, ma anche turisti facoltosi in arrivo soprattutto dall’America, dall’Australia, dall’Inghilterra e dalla Russia. 

Così, per incentivare  i numeri in continua crescita degli stranieri che celebrano in Umbria il loro matrimonio, la wedding planner Maria Rosa Borsetti e il suo staff, in collaborazione con Italy Lux Group, società d’intermediazione internazionale e ambasciatrice in Russia per il turismo in Italia, hanno pensato di far vivere l’esperienza Umbria attraverso un tour emozionale riservato agli operatori e ai buyer russi. Gli ospiti, in arrivo martedì 4, saranno in Umbria fino a venerdì 7. Quattro giorni insomma alla scoperta delle location, dell’enogastronomia, dei borghi e delle aziende più accattivanti. Il «viaggio» inizia a Gubbio, prosegue a Perugia alla volta di Villa Montegranelli e Villa Castelli, poi visita alla Casa del Cioccolato Perugina e all’azienda di Brunello Cucinelli. Si riparte per Orvieto con i suoi capolavori: visita al Duomo, al teatro Mancinelli e al Pozzo di san Patrizio. Tappe nelle cantine dell’Orvietano con degustazioni delle etichette più blasonate del territorio, tra l’altro sempre più apprezzate all’estero. Finale con i fuochi d’artificio a Torre Alfina.  «L’Obiettivo principale dell’iniziativa – spiega Maria Rosa Borsetti – è di condurre gli operatori specializzati alla scoperta di quanto di meglio l’Umbria può offrire: location ideali per matrimoni ed eventi, terra dove la professionalità e la funzionalità dei servizi si fondono con i suoi paesaggi suggestivi e i centri d’arte».