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Visioni e manifesti, Palazzo della Penna riparte con “Psichedelia“

La nuova gestione del museo civico di Palazzo della Penna si apre con la mostra "Psichedelia" e l'avvio di "Penna hub". La cooperativa "Le Macchine celibi" punta a valorizzare il patrimonio artistico cittadino e creare sinergie culturali nel territorio. La mostra celebra la cultura visiva degli anni Sessanta con oltre 70 manifesti originali e opere di artisti iconici della grafica psichedelica.

Visioni e manifesti, Palazzo della Penna riparte con “Psichedelia“

La nuova gestione del museo civico di Palazzo della Penna si apre con un doppio evento. Oggi alle 16 viene inaugurata la mostra “Psichedelia. Un viaggio nella cultura visiva degli anni Sessanta“ a cura di Carlo Terrosi e prende avvio l’attività di “Penna hub“, la rinnovata caffetteria del museo che ospiterà anche un fitto calendario di eventi mensili. Il primo alle 18 con l’esibizione di Andrea Crömic. Ecco i primi passi del più ampio progetto di gestione della cooperativa “Le Macchine celibi“, nuova concessionaria dei servizi del Circuito museale comunale che include anche la Cappella di San Severo, San Bevignate e l’Ex-Fatebenefratelli. Sono previsti investimenti per valorizzare il patrimonio artistico e culturale cittadino e ampliare gli spazi dedicati alla cultura, creando sinergie con le altre realtà del territorio (Macchine celibi è responsabile anche del Caos di Terni e dei musei di Trevi e Spello).

Il primo atto è dunque la mostra “Psichedelia“ aperta fino al 15 settembre: l’esposizione celebra un fenomeno estetico internazionale e un collante generazionale capace di coinvolgere, tra gli anni Sessanta e Settanta, istanze diverse, dalla contestazione alla contro-cultura giovanili, dalle più attuali sollecitazioni artistiche alla musica e la cultura pop, lasciando un segno indelebile. Nel percorso ci sono oltre 70 manifesti originali, opera dei principali autori della grafica psichedelica degli anni ’60 e ’70, riedizioni provenienti dagli archivi americani ed edizioni speciali firmate dagli artisti. Le opere sono ordinate in tre grandi sezioni dedicate ai poli principali di creazione e diffusione della cultura psichedelica tra San Francisco, Londra e l’Italia. Oltre alla sezione grafica, ci sono documenti sul rapporto tra cinema, pubblicità e psichedelia, dischi, foto, video, fumetti e rare riviste d’epoca. Tra gli autori in mostra ci sono i “Big Five” (Wes Wilson, Stanley Mouse, Alton Kelley, Rick Griffin e Victor Moscoso), un gruppo di disegnatori i cui manifesti realizzati per i primi concerti di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Grateful Dead, The Doors, Frank Zappa, Pink Floyd segnarono la nascita della grafica psichedelica.